Più tempo per le aziende fornitrici di dispositivi medici per adempiere all’obbligo: un decreto legge approvato dal Consiglio dei il 10 gennaio scorso conferma la proroga sul payback dei dispositivi medici, ecco la nuova scadenza.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per dispositivi medici.
Ecco i dettagli e le nuove scadenze sulla materia: ci sarà più tempo per le aziende fornitrici di dispositivi medici per adempiere all’obbligo di ripiano del superamento del tetto di spesa.
In cosa consiste il payback?
La normativa sul payback obbligherebbe le aziende del comparto a rimborsare il 50% delle spese effettuate in eccesso dalle regioni.
La legge 111/2011 art.17, di conversione del D.L. 98/2011, ha infatti introdotto un tetto alla spesa pubblica in dispositivi medici. Fissato originariamente al 5,2% del Fondo sanitario ordinario (FSO), il tetto in questione è stato successivamente oggetto di ripetute revisioni al ribasso che l’hanno portato dapprima al 4,9%, poi al 4,8% e infine al 4,4% a decorrere dal 2014.
Secondo FIFO Sanità il provvedimento mette a rischio il tessuto dei fornitori ospedalieri, composto nel 95% da micro, piccole e medie imprese, con oltre 100mila lavoratori coinvolti. Dispositivi salvavita, strumenti per dialisi, valvole cardiache, protesi e ferri chirurgici: sono solo alcuni dei dispositivi medici che potrebbero mancare negli ospedali a partire da gennaio.
Arriva la proroga sul payback dei dispositivi medici
Adesso in sintesi le aziende fornitrici di dispositivi medici dovranno adempiere all’obbligo di ripiano del superamento del tetto di spesa posto a loro carico per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018, effettuando i versamenti in favore delle singole regioni e province, entro il 30 aprile prossimo invece che entro il 31 gennaio come originariamente previsto.
A seguito dell’approvazione del decreto Fifo Sanità-Confcommercio chiede con la massima urgenza l’istituzione di un tavolo tecnico per il superamento della norma, per evitare la crisi del settore e dell’intero sistema sanitario nazionale, ribadendo “l’assoluta estraneità delle aziende fornitrici di dispositivi medici in merito a eventuali sforamenti, pregressi e futuri, sulla spesa sanitaria”. Quest’ultima, infatti, “resta in capo alla gestione amministrativa delle Regioni e non può in alcun modo ricadere sulle imprese che si sono aggiudicate regolari gare d’appalto con base d’asta e quantitativi predeterminati dalle stazioni appaltanti”.
Visti i dati europei e i consumi nazionali pregressi, sottolinea ancora Fifo, “risulta inoltre assolutamente necessario l’innalzamento del tetto di spesa sanitario dal 4,4% al 5,2% sul totale della spesa pubblica”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it