novità superbonus 2023Il Superbonus ha subito diverse modifiche dallo scorso anno, passando dal 110% al 90%: ecco tutte le novità per il 2023.


Superbonus novità 2023: come sappiamo sono state fatte diverse modifiche al Superbonus, rispetto allo scorso anno. Con l’approvazione del Decreto Aiuti Quater della Legge di Bilancio 2023, infatti, sono state delineate le nuove linee guida riguardo il Superbonus.

Dal primo gennaio 2023, la percentuale di detrazione è passata dal 110% al 90% per le villette e le unità autonome e indipendenti.

Ricordiamo, però che, per chi sostiene le spese, fino al prossimo 31 marzo 2023, la percentuale di detrazione rimane al 110%, nel caso sia stato effettuato il 30% dei lavori, entro il 30 settembre scorso.

Quindi, quali sono i requisiti e le novità per il Superbonus 2023? Vediamolo insieme.

Superbonus novità 2023: i nuovi requisiti

Esclusi i contribuenti che stanno beneficiando della coda del Superbonus 110%, tutti gli altri potranno usufruire del 90% di detrazione.
Il requisito principale, per potervi accedere, è che l’intervento parta dal 1° gennaio 2023.

Ma la novità principale è che tra i requisiti appare, per la prima volta, il fattore reddito. Viene richiesto, infatti, un reddito di riferimento non superiore ai 15mila euro.

Per determinare il reddito, si fa riferimento al “quoziente familiare”, ovvero una somma complessiva familiare, determinata da diversi fattori:

  • Presenza del coniuge all’interno del nucleo familiare, a prescindere se fosse a carico fiscale del contribuente, nel 2022 e che beneficia dell’agevolazione;
  • Altri famigliari a carico, a prescindere se siano stati a carico del contribuente, del coniuge o di entrambi;
  • Presenza di figli di età inferiore ai 21 anni, per i quali, nell’anno precedente a quello del sostenimento della spesa, ricorrevano i requisiti reddituali, ma non hanno dato luogo alla detrazione fiscale, per l’avvio dell’assegno unico.

Superbonus novità 2023: a chi spetta l’agevolazione

Il Superbonus spetta alle persone fisiche, che operano al di fuori dell’attività di impresa, arti e professioni, in contesti unifamiliari.
Il contribuente deve essere titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’immobile dove si eseguono i lavori.

Inoltre, l’abitazione deve essere adibita ad “abitazione principale“.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it