In Italia continua la carenza di farmaci, specialmente gli antinfluenzali, una situazione che coinvolge anche il resto d’Europa. Vediamolo insieme.
Carenza farmaci Europa: già a partire dalla metà di dicembre 2022, l’Italia stava vivendo un periodo con carenza di medicinali, specialmente gli antinfluenzali.
A dicembre, infatti, c’è stato il picco dell’influenza stagionale, la cosiddetta “influenza australiana”, che ha messo a letto milioni di italiani.
Complice la grande richiesta, le scorte delle farmacie, già molto diminuite a causa del caro energia, sono state ridotte all’osso.
Si tratta, però, di una situazione comune anche nel resto d’Europa. Vediamolo insieme.
Carenza farmaci Europa: la situazione negli altri Paesi
L’Italia sta vivendo un periodo di carenza di farmaci, specialmente quelli antinfluenzali e quelli a base di ibuprofene.
Ma la situazione sembra la medesima nel resto d’Europa.
In Francia, ad esempio, è stata vietata la vendita online dei prodotti a base di paracetamolo, almeno a fine gennaio. Inoltre, l’Agenzia per la sicurezza dei medicinali (Ansm) ha chiesto ai farmacisti di razionare le vendite per ogni paziente.
Il Ministro della Salute greco, Thanos Plevris, ha inviato una lettera alla Commissione Europea, richiedendo
“una politica centrale a livello dell’UE per il problema della carenza di farmaci, che affligge gli Stati membri”.
Questo perché, in Grecia, nelle ultime settimane, ci sono state difficoltà nel reperire prodotti da banco, come sciroppi antipiretici per la tosse, antibiotici e farmaci per inalazione, anche per bambini.
Carenze farmaci Europa: le cause
Le cause sarebbero da attribuire alla grande ondata di contagi di Covid-19 in Cina, dopo l’alleggerimento delle restrizioni.
La Cina, infatti, è un importante produttore di paracetamolo, che viene esportato in tutto il mondo. L’aumento dei casi ha portato ad un divieto di esportazione del principio attivo.
Anche gli antibiotici sono nella lista dei farmaci carenti in tutta Europa. Come evidenziato dal Governo greco, la riduzione della produzione di antibiotici è dovuta alla pandemia di Covid-19, alla crisi energetica, alla guerra in Ucraina e alla riduzione del processo produttivo nei Paesi in cui si trovano le materie prime.
Nel mentre, in Italia, la situazione non sarebbe più sostenibile nelle farmacie e Assofarm invita a valutare anche il fattore dell’esportazione, oltre alla mancanza di materie prime per la produzione e il confezionamento.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it