cosa cercano impreseIl mondo del lavoro è continuamente in evoluzione, ma quali sono le competenze che cercano le imprese oggi? Vediamolo insieme. 


Negli ultimi anni si sta assistendo ad una vera e propria rivoluzione in termini di lavoro, una transizione che emerge già dagli annunci di ricerca personale, in cui diventano sempre più presenti richieste di persone qualificate capaci di soddisfare particolari requisiti. Le aziende oggi puntano a investire su nuove competenze, digitali e green: due skills che entro il 2025 dovranno avere almeno 6 lavoratori su 10.

Competenze digitali: il 70% delle aziende ha già investito

Nel 2021 più del 70% delle aziende hanno abbracciato l’era digitale, cambiando non solo il modo di lavorare e di vedere il proprio potenziale futuro, ma alzando anche l’asticella delle competenze richieste nei nuovi lavoratori, le cosiddette “e-Skills”.

Le aziende infatti sono sempre più alla ricerca di candidati con alte skill digitali per ricoprire ruoli nella sicurezza digitale, nelle telecomunicazioni, nella progettazione di software, nel marketing e nello studio dei dati. Data analyst, web developer, cyber security analyst tra le figure più richieste. Gli esperti del settore sono ancora pochi rispetto alla domanda, perciò queste professioni sono altamente richieste e godono di stipendi più alti della media.

Intraprendere queste professioni non è difficile, perché necessitano di competenze nuove e specifiche, acquisibili anche attraverso dei corsi professionali online. Questi corsi incentrati sul digital sono all’avanguardia sia nei contenuti che nella modalità smart e, in un arco di tempo ristretto, dotano lo studente di tutte le skills necessarie per poter lavorare sin da subito.

Le competenze green e l’interesse per la green economy

Le grandi innovazioni del mondo del lavoro non riguardano solo il settore digitale ma anche la sostenibilità ed il green, che stanno diventando l’anima pulsante di molte realtà lavorative. L’effetto è proprio un boom di interesse per la green economy: il 53% delle aziende punta alla transizione ecologica. Le aziende di ogni dimensione sembrano davvero intenzionate a stravolgere il proprio modo di produrre, adeguandolo ai nuovi standard di sostenibilità dettate non solo dall’inquinamento atmosferico ma anche da una sempre crescente consapevolezza dei consumatori.

Anche in questo settore c’è grande richiesta ma poca offerta di esperti. Le figure di interesse si dispongono in più campi: edilizia all’alimentare; trasporti; energia; finanza; marketing; comunicazione.

Per la FAO l’unione del digitale e del green garantiranno la creazione di oltre 200.000 posti di lavoro entro il 2030. Queste posizioni dovranno essere occupate da figure manageriali come programmatori, sistemisti o analisti, ma anche da lavoratori manuali, come elettricisti, tecnici elettronici, tecnici dell’automazione e addetti allo smaltimento rifiuti.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it