Il Decreto Milleproroghe sblocca gli aumenti delle bollette, in caso di rinnovo di un contratto scaduto: ecco cosa cambierà.
Bollette più care Decreto Milleproroghe: prima di Natale, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Milleproroghe 2023.
All’interno di esso, troviamo novità anche riguardo le variazioni unilaterali delle tariffe di luce e gas delle società di distribuzione, nonostante il divieto previsto dal Decreto Aiuti Bis del Governo Draghi.
Ma la decisione potrebbe danneggiare i consumatori, che potrebbero trovarsi con grossi aumenti nelle bollette di luce e gas.
Vediamo cosa succede.
Bollette più care Decreto Milleproroghe: la decisione del Governo
Col Decreto Aiuti Bis, gli operatori non potevano ritoccare al rialzo i contratti di luce e gas ancora in corso, fino ad aprile 2023. Col Decreto Milleproroghe, approvato lo scorso 21 dicembre, invece, è arrivata la proroga che allunga il divieto fino al 30 giugno 2023.
Viene stabilito, però, che la proroga non sarà applicata ai contratti in scadenza. Perciò, alcuni consumatori andranno incontro a tariffe molto più care.
Nella bozza del Decreto, si legge così:
“Il primo periodo non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte”.
Bollette più care Decreto Milleproroghe: il caso Iren
Nel marasma dei rinnovi dei contratti e delle proroghe, c’è una questione importante con la società Iren.
L’Antitrust, mediante un provvedimento d’urgenza, aveva intimato ad Iren e ad altre società energetiche di prorogare i contratti di scadenza fino ad aprile 2023.
All’inizio di dicembre, erano stati bloccati i rinnovi dei contratti di Iren e altre società (Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie). Ma Iren aveva presentato un ricorso al Tar, che ha deciso per la sospensione della decisione dell’Antitrust, riaprendo i rinnovi di contratto.
I consumatori con contratti Iren sono stati obbligati a rinnovare il contratto, anche con un costo quadruplicato, per poter seguire le tariffe del mercato. Nel mentre, si aspetta la decisione del Tar anche per le altre società elettriche che hanno presentato il ricorso.
Nel Decreto Milleproroghe, però, si legge anche che il divieto
“non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte”.
Bisognerà attendere, quindi, un intervento del Governo per quanto riguarda i contratti già bloccati dall’Antitrust.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it