stop prescrizione medica via sms mailDa gennaio, ci sarà lo stop della prescrizione medica dematerializzata, via sms o mail, introdotta durante l’emergenza. Ma i medici chiedono una proroga.


Stop prescrizione medica sms e mail: durante l’emergenza di Covid-19, era stata data la possibilità ai medici di utilizzare la prescrizione dematerializzata, da poter inviare via sms o per mail senza dover andare fisicamente allo studio medico.

La misura era stata prorogata fino al 2022 e, quindi, con l’arrivo del 2023, le cose potrebbero tornare come prima. Ma i medici chiedono un’ulteriore proroga.

Ecco cosa sta succedendo.

Stop prescrizione medica sms e mail: ecco cosa succede

Dal 31 dicembre 2022, è previsto lo stop alle ricette mediche fornite per sms o mail: una misura introdotta durante la pandemia, per evitare che i pazienti si recassero personalmente, intasando gli studi medici.

Ma con la pandemia quasi alle spalle, la misura terminerà alla fine di quest’anno e si ritornerà all’obbligo di ricetta medica materiale.

Diversi medici, però, stanno chiedendo un’ulteriore proroga, direttamente al Ministro della Salute Orazio Schillaci. A parlare è Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei Medici:

“Abbiamo interpellato sul provvedimento la segreteria del ministro della Salute facendo presente la scadenza e ci aspettiamo una risposta positiva su una eventuale proroga. La ricetta dematerializzata dovrebbe viaggiare di pari passo con il fascicolo sanitario elettronico, che però non tutte le Regioni hanno attivato e non tutti i cittadini vi hanno aderito. Durante il Covid per evitare l’affollamento degli studi è stato consentito di inviare un codice ai pazienti in modo non criptato, via telefono o email. Questo provvedimento è andato benissimo e nelle more che tutte le Regioni adottino e tutti i cittadini attivino il fascicolo sanitario elettronico è un sistema comodo per i pazienti e sicuro per i medici”.

Stop prescrizione medica via sms e mail: la protesta dei medici

stop prescrizione medica via sms mailSecondo i medici, una mancata proroga dell’invio telematico o via messaggio delle prescrizioni sarebbe un’occasione sprecata. La ricetta elettronica ha ridotto la burocrazia e gli affollamenti degli studi medici.

Come detto da Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione italiana di medici di medicina generale (Fimmg):

“Come abbiamo già chiesto in due incontri al ministro della Salute, è necessaria la proroga del provvedimento del marzo 2020, che permette al cittadino di non dover andare di persona a prendere il promemoria cartaceo della ricetta, ma di riceverlo via mail. Sappiamo che il tema è sul tavolo e sicuri che mostrerà la sua attenzione verso l’argomento”.

Come richiesto da Pina Onotri, segretaria Generale del Sindacato Medici Italiani (Smi), in una lettera inviata al Ministro:

“Chiediamo al ministro la proroga almeno per un anno e un provvedimento che renda il suo utilizzo strutturale, così da liberare i medici da impropri carichi burocratici”.

Il problema, infatti, è che i medici di famiglia sono carenti in tutta Italia e sono sempre più oberati dalla burocrazia. Una proroga della ricetta elettronica sfoltirebbe i compiti dei medici di famiglia, così che possano “valorizzare la professione e utilizzare più tempo alla cura e all’assistenza dei pazienti”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it