registro-nazionale-impianti-protesici-mammari“Il Registro nazionale degli impianti Protesici Mammari è uno strumento importante per la sicurezza delle pazienti oltre a rendere disponibili dati utili alla comunità scientifica e a produrre dispositivi più performanti”.


Lo ha detto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, aprendo i lavori dell’evento di presentazione del Registro nazionale degli impianti protesici mammari (RNPM) istituito dal Ministero, che sta diventando obbligatorio per tutti i chirurghi che impiantano o rimuovono protesi mammarie in Italia. All’evento promosso dal Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, hanno partecipato società scientifiche, esperti nazionali e internazionali, associazioni di pazienti, rappresentanti delle Regioni e Province autonome, operatori del settore.

Registro nazionale degli impianti protesici mammari

Per le sue peculiarità – ha aggiunto il Ministro – il Registro italiano rappresenta uno strumento di vigilanza e sorveglianza unico nel panorama internazionale: garantisce la raccolta di dati reali sulle protesi impiantate e rimosse; la tracciabilità di ogni protesi mammaria disponibile in Italia, anche non impiantata; la gestione del Registro da parte di una Autorità competente, quale il Ministero della Salute, a garanzia di indipendenza nella raccolta e nella lettura dei dati”.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dati raccolti durante la fase pilota nel registro, attivo da marzo 2019, sinora alimentato con modalità volontaria dai chirurghi italiani. Sono stati inoltre presentati i risultati di uno studio genetico sulla gestione del linfoma anaplastico a grandi cellule, rara condizione clinica con eziopatogenesi ancora da chiarire in pazienti con protesi mammarie.

La collaborazione tra i tecnici normatori del Ministero della Salute e i tecnici ricercatori dell’Istituto superiore di sanità ha permesso il Registro per le protesi mammarie. Una svolta in termini di sicurezza delle cure e qualità della vita nonché di approfondimento della conoscenza, elemento chiave per far progredire le cure”. Così Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, nel suo intervento.

Testimonial dell’evento l’attrice Roberta Giarrusso e la giornalista Silvia Mari, la quale ha condiviso anche la sua esperienza di paziente.

Il coinvolgimento dei pazienti – ha concluso il Ministro Schillaci – è sempre utile e ci aiuta a definire le strategie più efficaci per prenderci cura delle persone”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it