fondo-opere-indifferibili-mefPNRR: il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) assegna le risorse per fronteggiare l’aumento dei prezzi di materiali ed energetici all’interno del Fondo opere indifferibili.


Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale è diventato operativo il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze che assegna oltre 8 miliardi di euro del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili consentendo così, attraverso stanziamenti aggiunti per fronteggiare l’aumento dei prezzi legati ai materiali e al caro energia, di avviare entro il 31 dicembre 2022 le procedure di affidamento degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale complementare (PNC).

E’ un segnale concreto che va nella direzione di sbloccare la realizzazione di interventi infrastrutturali strategici, assegnando risorse aggiuntive per contrastare gli extracosti energetici e dei materiali causati dall’impennata dell’inflazione”, dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti. “Si tratta di una risposta ad una delle maggiori problematiche riscontrate finora nella realizzazione degli obiettivi del PNRR e di altre opere da completare entro il 2026. Un ulteriore finanziamento per coprire gli aumenti dei prezzi delle opere pubbliche – aggiunge – è già previsto nel disegno di legge di bilancio per il 2023”.

Fondo opere indifferibili: le risorse stanziate dal MEF

In particolare, i finanziamenti complessivi assegnati dal decreto ammontano a 8.074.778.168,50 euro, di cui:

  • 5.010.208.037,94 euro destinati a interventi finanziati da risorse PNRR
  • 679.429.116,27 euro per opere in relazione alle quali sono stati nominati Commissari Straordinari,
  • 453.759.907,93 euro relative a interventi PNC
  • 1.616.660.978,20 euro preassegnate agli enti territoriali attuatori di misure PNRR
  • e, infine, 314.720.128,16 euro preassegnate nell’ambito PNC.

La dotazione finanziaria del Fondo ha soddisfatto la totalità del fabbisogno finanziario emerso con la procedura semplificata relativa alle preassegnazioni agli enti locali attuatori e con la procedura ordinaria relativa alle istanze presentate dalle Amministrazioni centrali.

A tal riguardo, non è stato necessario definire una graduatoria degli interventi sulla base della quale determinare le opere assegnatarie delle risorse.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it