Ecco le novità riguardanti i settori della conoscenza: nella Legge di Bilancio 2023, approvata per il momento dal CdM e all’esame delle camere, alcuni punti riguardano Scuola, Università e Ricerca.
Secondo i sindacati, in maniera particolare la FLC CGIL, per i settori della conoscenza si profila un provvedimento deludente che confermerebbe le scelte di disinvestimento fatte da tanti anni da governi di tutti i colori, in uno dei settori cardine per lo sviluppo sociale ed economico del Paese.
Scopriamo comunque quali sono le novità previste per i settori della Conoscenza.
Legge di Bilancio 2023: le novità per Scuola, Università e Ricerca
Il titolo VII della legge di bilancio 2023 è quello che affronta le tematiche riguardanti la scuola, l’università la ricerca.
Gli articoli che interessano la scuola e l’università sono su:
- promozione delle competenze STEM nelle istituzioni scolastiche
- dimensionamento scolastico
- istruzione e merito
- università e borse di studio
- concorso Ispettori e proroga incarichi.
Qui di seguito una sintesi delle misure curata dalla FLC CGIL – Federazione Lavoratori della Conoscenza.
Promozione delle competenze STEM nelle istituzioni scolastiche
L’articolo 98 prevede una serie di iniziative per promuovere l’apprendimento delle STEM nel sistema integrato zero-sei e nel sistema scolastico:
- definizione di linee guida per l’introduzione, nel PTOF delle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo di azioni finalizzate a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche
- integrazione delle iniziative nell’ambito della formazione continua dei docenti di cui al DL 36/22 per l’elevazione delle competenze STEM nell’accesso alla professione (obbligatoria) e in servizio (incentivata)
- azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione rivolte alle famiglie, in particolare in occasione della celebrazione nelle istituzioni scolastiche e educative della “Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza”
- creazione di reti di scuole e di alleanze educative per la promozione dello studio delle discipline STEM.
Le iniziative non prevedono nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e sono attuate nell’ambito delle linee di investimento della Missione 4 del PNRR nel limite dei singoli capitoli dei fondi strutturali per l’istruzione 2021-2027 e delle ordinarie risorse di bilancio del Ministero dell’istruzione e del merito.
Misure per la riforma della definizione e riorganizzazione del sistema della rete scolastica
L’articolo 99 prevede che attraverso una modifica dell’articolo 19 del decreto legge 98/11, si possa realizzare la riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel PNRR attraverso un decreto del MIM, di concerto con il MEF, previo Accordo in sede di Conferenza unificata, con il quale entro il 30 giugno di ciascun anno viene definito l’organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA.
Sulla base dei parametri individuati dal decreto, le Regioni provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ciascun anno.
Qualora non si raggiunga l’Accordo in sede di Conferenza unificata entro il 30 giugno, il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA viene definito entro il 31 agosto da un decreto del MIM, di concerto con il MEF, sulla base di un coefficiente tra 900 e 1.000 che il decreto dovrà definire e tenuto conto dei parametri relativi al numero degli alunni, all’organico di diritto, alla densità demografica, salvaguardando le specificità̀ di comuni montani, piccole isole, aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche.
È previsto un correttivo pari all’1% nei primi tre anni anche tramite forme di compensazione interregionale.
Si prevede infine di costituire un Fondo nel quale confluiscono i risparmi derivanti dall’applicazione del decreto da destinare con decreto del Ministro al Fondo Unico Nazionale della dirigenza scolastica, al fondo integrativo di istituto, anche con riferimento alle indennità destinate ai DSGA, al Fondo per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica, nonché al pagamento delle supplenze brevi e saltuarie del personale scolastico.
Misure in materia di istruzione e merito
L’articolo 100 al comma 1 prevede l’istituzione di un fondo gestito dal Ministero da destinare alla valorizzazione del personale scolastico impegnato in attività di orientamento, inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica, comprese quelle svolte in attuazione del PNRR. Il fondo ha una dotazione iniziale per il 2023 di 150 milioni di euro e i criteri di utilizzo saranno definiti con decreto del MIM sentiti i sindacati.
Al comma 2 attribuisce ai revisori dei conti delle istituzioni scolastiche il compito di attestare l’assolvimento degli obblighi di pubblicazione previsti dall’articolo 14 del DLgs 150/09. A questo fine una quota parte del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, pari a 4,2 milioni di euro, viene destinato ad incrementare i compensi dei revisori dei conti.
Misure in materia di università e borse di studio
All’articolo 101 comma 1 si prevede sostanzialmente una scappatoia rispetto allo sforamento del fabbisogno finanziario dei singoli atenei previso dal comma 977, dell’articolo 1, della legge 145/18, subordinando tale accertamento ad uno sforamento dell’insieme del comparto università.
Al comma 2 si prevede l’impegno di 7 milioni di euro per il triennio 2023-2025 per il potenziamento del MUR, in termini di organico, per far fronte ai maggiori compiti derivanti dalle attività inerenti il PNRR.
Il comma 3 prevede per gli anni 2024 e 2025 un incremento di 250 milioni di euro del fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio (per studenti universitari e dell’istituzioni AFAM): si tratta di una misura importante, prevista e finanziata dal PNRR, considerando che attualmente il fondo è di circa 300 milioni di euro.
Concorso Ispettori e proroga incarichi
All’articolo 153 commi 9-10-11 si interviene sul concorso per dirigente tecnico.
Il comma 9 interviene sugli articoli 420/421/422/423 del DLgs 297/94 in materia di svolgimento del concorso relativo a quella figura.
Al comma 10 si interviene sempre in materia di concorso per dirigenti tecnici prorogando le scadenze del concorso che deve essere bandito.
Il comma 11 invece proroga al 31 dicembre 2024 le scadenze per gli incarichi ispettivi temporanei, previsti dalla legge 107/15, nelle more dell’espletamento del concorso.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it