Il caro-energia colpisce anche i mercatini di Natale, costretti a ridurre gli orari e ad eliminare le piste di pattinaggio.
Caro-energia mercatini Natale: si avvicina il periodo natalizio e, con esso, arrivano i primi mercatini di Natale in Italia e in tutta Europa.
Ma il 2022 è un anno segnato dal caro-energia e dal rincaro delle bollette che, inevitabilmente, andranno a colpire anche il Natale.
Dopo la decisione del sindaco Gualtieri di illuminare l’albero e le strade di Roma col fotovoltaico, la discussione sull’energia si allarga ai mercatini di Natale, dislocati in tutta Europa.
Ecco cosa succede.
Caro-energia mercatini di Natale: la situazione in Italia e in Europa
In tutta Europa, stanno iniziando a comparire i tradizionali mercatini di Natale, con stand pieni di dolci, piccole botteghe artigianali e ovviamente le luci natalizie.
Ma la tradizione dovrà subire un ridimensionamento, a causa del costo dell’energia di quest’anno, che non dà tregua in tutta Europa.
Un esempio è Parigi, dove le amministrazioni locali stanno ordinando orari ridotti e un consumo minore di energia, per evitare interruzioni questo inverno.
Come annunciato da Philippe Trimaille, vicesindaco e responsabile del commercio di Mulhouse, nella Francia orientale:
“È un dovere civico per le autorità locali garantire un momento speciale a Natale, ma abbiamo dovuto apportare delle modifiche”.
Stessa sorte per i tradizionali mercatini natalizi di Strasburgo, conosciuta come “capitale del Natale” francese, che solitamente ospita il più grande mercatino della Francia. Le luci dovranno essere tutte led a basso consumo e in numero ridotto. Inoltre, le variazioni di illuminazione non dovranno accendersi contemporaneamente.
Caro-energia mercatini di Natale: stop alle piste di pattinaggio
Oltre al caro-energia, i mercatini di Natale dovranno vedersela anche col cambiamento climatico.
Nella città di Tours, nella Francia occidentale, la tradizionale pista di pattinaggio natalizia all’aperto sarà sostituita da una pista di pattinaggio a rotelle.
Mantenere la pista abbastanza fredda ha costi elevati, basti pensare che, nel 2020, le spese erano state pari a 15mile euro.
Come annunciato da Martin Cohen, vicesindaco della città e responsabile per l’energia e l’ambiente:
“Sembrava un po’ un’aberrazione avere una pista di pattinaggio all’aperto quando la temperatura qui a Natale è stata di 10-15°C per diversi anni. Non sembra avere senso mantenere il ghiaccio, a qualunque costo, solo per mantenere un senso del Natale. Con il riscaldamento globale, le città in Francia devono accettare che il Natale non è più l’immagine della neve, del ghiaccio e dei grandi alberi di Natale. Manterremo ciò che possiamo perché abbiamo bisogno del lato magico e festivo del Natale, ma alcuni elementi devono evolversi”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it