In attesa della Legge di Bilancio 2023, ecco alcune ipotesi sulla rottamazione delle cartelle esattoriali.
Rottamazione cartelle esattoriali: è in arrivo la nuova sanatoria per le cartelle esattoriali, che troverà posto nella nuova Legge di Bilancio 2023.
Sulla questione, si è aperto il dibattito tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Vediamo quali sono le ipotesi al riguardo.
Rottamazione cartelle esattoriali: le ipotesi al vaglio
Come sappiamo, nella nuova Legge di Bilancio sarà presente anche una sanatoria per le cartelle esattoriali: la misura interesserà oltre 500mila contribuenti, che non sono riusciti a pagare le rate.
Con la nuova manovra, è previsto un mix di nuovi interventi, che prevedono la possibilità di mettersi in regola coi pagamenti.
Ipotesi condono
Scatta l’ipotesi del condono delle cartelle di minore importo, che prevedrebbe una “sforbiciata d’ufficio” per le cartelle esattoriali fino a 1000 euro. In questo modo, il Fisco potrebbe annullare automaticamente i debiti di piccola entità iscritti ad un preciso arco temporale, senza che il contribuente debba presentare la richiesta.
Si tratta di una misura già attuata in passato, in occasione della Rottamazione-bis.
Ipotesi Saldo e Stralcio
In ballo, c’è anche l’ipotesi Saldo e Stralcio, utile a regolarizzare la posizione dei 532mila cittadini che non hanno corrisposto il pagamento durante la Rottamazione Ter e che, quindi, hanno perso la possibilità di regolarizzazione dei pagamenti.
La norma a cui sta lavorando il governo Meloni prevede anche il pagamento integrale delle imposte dovute, con un forfait del 5% al posto delle sanzioni. Gli importi saranno soggetti ad un piano di rateizzazione fino a 5 anni.
Ricordiamo, infatti, che entro il 30 novembre sarà necessario effettuare il pagamento delle rate delle cartelle dovute nel 2022 e relative ai mesi di febbraio, marzo e maggio (anche se ci sarà tempo di pagare fino al 5 dicembre 2022).
L’ipotesi sarebbe quella di liquidare le cartelle fino a 2500 euro, pagando solo il 20% del debito all’Agenzia delle Entrate (con un taglio al restante 80%).
Proprio il taglio dell’80% sugli importi più alti è al centro del dibattito tra Salvini e Meloni: il Viceministro Salvini vorrebbe il taglio all’80%, mentre il Presidente del Consiglio Meloni vorrebbe abbassare il taglio al 50%.
Le ipotesi troveranno fondamento nella Legge di Bilancio 2023 che, secondo Matteo Salvini, vedrà la luce tra una decina di giorni.
I risultati del nostro sondaggio su Telegram
Per l’occasione abbiamo lanciato un sondaggio sul nostro canale Telegram su questo argomento decisamente sentito dai cittadini.
Il quesito che abbiamo posto ai lettori è il seguente:
Cartelle esattoriali cancellate sotto i mille euro: siete d’accordo con la proposta di Matteo Salvini?
I risultati al momento danno ragione a chi pensa che la misura aiuterebbe solo gli evasori fiscali:
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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Vorrei far notare che evasore è colui o coloro che non risultano schedati e non pagano o pagano molto meno tasse di quanto dovuto. Gli intestatari delle cartelle di basso importo, non pagate, ( in gran parte per motivi non dipendenti dalla propria volontà), sono solo debitori e non devono essere annoverati fra gli EVASORI che sono i grandi gruppi le lobby e i comparati , sempre “tutelati dai vari governi”.
Sono perfettamente d accordo