aumenti-arretrati-dipendenti-aslIl rinnovo del CCNL Sanità è stato appena sottoscritto definitivamente: i dipendenti delle ASL sono inclusi e spettano anche a loro aumenti e arretrati?


Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il testo definitivo del rinnovo contratto relativo al personale del Comparto Sanità, con vigenza per il triennio 2019/2021. Maggiori informazioni in questo articolo.

Un rinnovo che riguarda il settore che maggiormente ha fronteggiato l’emergenza pandemica degli ultimi anni: quello della Sanità Pubblica.

Ma in tutto questo, molti si chiedono, che ruolo hanno i dipendenti delle ASL, le Aziende Sanitarie Locali? Rientrano all’interno di questa cornice? Spettano anche a loro l’aumento di stipendio e gli arretrati in busta paga?

Scopriamolo.

Chi sono i dipendenti delle ASL?

Partiamo dal principio: un’azienda sanitaria locale (abbreviato ASL) o azienda unità sanitaria locale (AUSL) è un ente pubblico della pubblica amministrazione italiana, deputato all’erogazione di servizi sanitari in un determinato territorio, di solito provinciale. In singole regioni assume diverse denominazioni (ASP, ASM, ATS).

Assolve ai compiti del Servizio Sanitario Nazionale e delle altre incombenze previste dalla legge in uno specifico ambito territoriale.

Lo stato giuridico del personale è disciplinato dal D.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761; secondo tale norma il personale è reclutato mediante concorso pubblico bandito e gestito dalla regione di competenza. È prevista l’assunzione per chiamata diretta, ma solo in particolari casi e per mansioni che richiedano elementare preparazione.

Esso è distinto in ruoli nominativi e divisi in comparto e dirigenza, gestiti dalla regione di pertinenza, e suddiviso in:

  • ruolo sanitario;
  • ruolo professionale;
  • ruolo tecnico;
  • ruolo amministrativo.

Dipendenti delle ASL nel CCNL Sanità

In base a quanto enunciato sopra anche i dipendenti delle ASL fanno parte del pubblico impiego: i lavoratori alle dipendenze di un ASL (Aziende Sanitarie Locali) fanno parte del servizio sanitario nazionale e sonno dipendenti che lavorano con varie mansioni all’interno di questo tipo di struttura.

All’interno del SSN troviamo così:

  • il personale delle Asl
  • e il personale degli Istituti di ricovero pubblici ed equiparati (Asl, Aziende ospedaliere, Aziende ospedaliere universitarie integrate con il SSN, Aziende ospedaliere integrate con Università).

Il CCNL Sanità 2019-2021 si riferisce, lo ricordiamo, agli operatori appartenenti al personale non medico e non dirigente, dipendente del Ssn, degli Izf, degli Irccs, delle Rsa, delle ex Ipab e di altri enti sanitari.

Pertanto anche le ASL rientrano all’interno di questo insieme e fanno parte del CCNL appena rinnovato.

Aumenti stipendiali

Sul piano del trattamento economico, l’accordo sul nuovo CCNL riconosce un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro al mese per 13 mensilità.

Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.

Inoltre si deve aggiungere che al fine di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario, risultano istituite le seguenti indennità:

  • di specificità infermieristica per i profili di infermiere
  • di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario
  • ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso.

Considerando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.

Potete consultare le tabelle stipendiali al completo in questo articolo.

Arretrati

Infine si ricorda che i 545 mila lavoratori del comparto, di cui 277 mila infermieri potranno ricevere in busta paga oltre agli aumenti anche gli arretrati a partire dallo stipendio di novembre.

Gli arretrati per la sanità comprendono gli anni dal 2019 al 2021 e i primi dieci mesi del 2022.

Il testo definitivo del CCNL Sanità

Potete consultare qui di seguito la stesura finale del nuovo CCNL.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it