esercitazione-sisma-stretto-2022Un’iniziativa volta a prevenire i rischi contro l’azione devastante e combinata di terremoto e maremoto: a Messina e Reggio Calabria a partire da oggi esercitazione dal nome “Sisma dello Stretto 2022”.


L’area dello Stretto di Messina è, come sappiamo, una delle aree più delicate dal punto di vista del rischio sismico in tutta Italia.

La memoria, infatti, corre al doloroso terremoto di più di un secolo fa, nel 1908, considerato uno degli eventi sismici più catastrofici del XX secolo. In quella catastrofe trovarono la morte tra all’incirca 80mila persone e nell’arco di 37 secondi le due città dello stretto, Messina e Reggio Calabria, furono quasi cancellate.

Per evitare dunque di farsi cogliere impreparati la Protezione Civile ha deciso di lanciare un test denominato “SISMA DELLO STRETTO 2022”: scopriamo meglio di cosa si tratta.

Test “Sisma dello Stretto 2022”: esercitazione per terremoti e maremoti

L’esercitazione nazionale “Sisma dello Stretto 2022” prende così il via da oggi fino al 6 novembre nelle province di Reggio Calabria e Messina. All’iniziativa del Dipartimento nazionale hanno aderito le Regioni Sicilia e Calabria, i Comuni di Messina e Reggio Calabria e altri della provincia messinese e calabrese. Le attività di esercitazione agiranno da stress-test sulla struttura di protezione civile, senza ovviamente portare alcun pericolo reale per la popolazione.

Lo scenario prevede la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 verosimilmente capace di innescare effetti ambientali a terra, come frane e liquefazioni, e fenomeni di maremoto che potenzialmente interesserebbero numerose località costiere, tra cui il Comune di Messina.

Come si svolge l’esercitazione?

L’obiettivo di questo test è quello di verificare il modello di intervento nazionale per il soccorso sul rischio sismico e testare il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione. Ma come si attua questo piano di prevenzione?

I telefoni cellulari di coloro che si trovano nelle aree potenzialmente coinvolte dall’onda di maremoto ricevono un messaggio di test, introdotto dal disclaimerESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE” accompagnato da una suoneria dedicata. Qui accanto potete visualizzarne un esempio.

Nell’ambito dell’esercitazione odierna sarà testato il sistema di allarme pubblico per l’informazione dei cittadini attraverso la tecnologia cell broadcast. Si prevede inoltre sempre per oggi, dalle ore 17 di oggi sino alle 22, un’attività esercitativa da parte dei vigili del Fuoco con simulazione di un soccorso nel villaggio di Giampilieri e della relativa ricerca di persone disperse con unità cinofile e altri mezzi.

Qualche problema nella comunicazione del test

Tuttavia, nonostante l’importanza dell’esercitazione in funzione anti emergenza sismica non tutto sembra essere andato per il verso giusto.

A quanto pare molte persone non avrebbero ricevuto il messaggio di test con disclaimer relativo all’esercitazione. E anche la campagna comunicativa della Protezione Civile sembrerebbe non essere stata abbastanza tempestiva e pervasiva.

Risultato dell’equazione: molti cittadini non erano totalmente al corrente dell’esercitazione programmata per questa mattina.

Purtroppo questo mancato coordinamento con la popolazione ha generato diversi problemi tra la gente, che non era affatto pronta a prendere parte all’esercitazione.

Fonti provenienti dal territorio hanno infatti riportato che alcune persone si sono fatte prendere dal panico e hanno avuto dei malori, poiché non erano psicologicamente preparati alla simulazione dello scenario catastrofico.

Gli scenari di crisi in netto aumento negli ultimi anni

Ovviamente non è un aspetto da prendere sotto gamba e fa riflettere: negli ultimi anni gli scenari di crisi sono in costante aumento.

Basti pensare, solo per citare le due grandi emergenze di inizio decennio, come quella della pandemia o anche della guerra in atto tra Russia e Ucraina che ripropone un possibile scenario bellico allargato con conseguenti crisi nucleari o di altro tipo.

Ma anche, nel nostro quotidiano, alle sempre più frequenti emergenze dovute al maltempo, scatenate da una crisi climatica ormai sempre più incontenibile.

Le amministrazioni devono dunque essere sempre e costantemente pronte a rispondere a qualsiasi segnale critico: sempre tempestive dunque nelle attività di prevenzione ed informazione riservate alla popolazione per una maggiore consapevolezza degli eventuali rischi.

Quindi l’iniziativa della Stretto di Messina è senz’altro un primo buon segnale di come bisogna prepararsi alle catastrofi: l’unica nota critica che si può aprire all’interno del dibattito è che questa attività, comunque sia, deve essere pianificata nei minimi dettagli e senza alcun margine di errore.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it