rinnovo-contratto-sanita-2022-testo-definitivoNei primi giorni di novembre 2022 arriva l’ok finale: l’Aran e le parti sindacali hanno definitivamente sottoscritto il testo definitivo del rinnovo contratto relativo al personale del Comparto Sanità, con vigenza per il triennio 2019/2021.


Il CCNL si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale.

Come spesso già detto è uno dei rinnovi più attesi tra i comparti della Pubblica Amministrazione, non solo per gli aumenti degli stipendi e per il pagamento degli arretrati da corrispondere nel cedolino in un’unica soluzione, ma anche perché riguarda il settore che maggiormente ha fronteggiato l’emergenza pandemica degli ultimi anni: quello sanitario non medico e quello socio-sanitario.

Rinnovo Contratto Sanità 2022: sottoscritto il testo definitivo

Qui di seguito analizziamo tutte le novità ormai definitive sottoscritte in maniera completa nel tardo pomeriggio di ieri.

Si tratta di una disamina punto per punto delle novità elaborata dall’ARAN.

Classificazione personale

Innanzitutto è stata operata una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo cinque aree di inquadramento ed accogliendo la recente innovazione legislativa di un’area di elevata qualificazione.

A completamento del sistema di classificazione, è stata prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza e basandolo sui principi di maggiore responsabilità e di impegno realmente profuso, valorizzazione del merito e della prestazione professionale finalizzati a promuovere lo sviluppo professionale, mediante il riconoscimento dell’autonomia operativa e funzionalizzandolo ad una efficace organizzazione aziendale e al raggiungimento degli obiettivi di salute previsti dalla programmazione sanitaria e sociosanitaria nazionale e regionale.

Progressioni economiche orizzontali

È stato delineato inoltre un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali economici di professionalità”, da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.

Relazioni sindacali

Anche il sistema delle relazioni sindacali ha visto una significativa revisione nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto e con la valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione.

Il CCNL ha operato anche modifiche sostanziali ad alcuni istituti del rapporto di lavoro ricercando un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle Aziende ed Enti.

Rilievo assume anche la nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile, previsto dalla legge 81/2017 e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.

Aumenti stipendi, indennità, arretrati

Sul piano del trattamento economico, il CCNL riconosce – a decorrere dall’1/1/2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale risulta anche previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.

Al fine di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario, il CCNL, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due leggi di bilancio, istituisce:

  • l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere
  • l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario
  • ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso.

Considerando anche le nuove indennità, il CCNL consente di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.

Infine i 545 mila lavoratori del comparto, di cui 277 mila infermieri potranno quindi finalmente ricevere in busta paga gli arretrati, oltre agli aumenti a partire dallo stipendio di novembre.

Gli arretrati per la sanità comprendono gli anni dal 2019 al 2021 e i primi dieci mesi del 2022.

In particolare, per chi lavora in ospedali e cliniche la somma media si attesta tra i 2.268 e i 3.135 euro lordi.

Nel caso degli infermieri, se si tiene nel computo anche la nuova indennità prevista dal Ccnl, si arriva a 3.777 euro lordi per gli inquadramenti più bassi e a 4.736 euro per il livello D6.

Il testo definitivo del CCNL Sanità

Potete consultare qui di seguito la stesura finale del nuovo CCNL.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it