paolo zangrillo ministro pubblica amministrazioneTra le nuove nomine del Governo Meloni, spicca quella di Paolo Zangrillo, nuovo Ministro della Pubblica Amministrazione. Ecco chi è.


Paolo Zangrillo Ministro Pubblica Amministrazione: si è svolta ieri la cerimonia della campanella per il nuovo Governo Meloni, risultato del voto del popolo italiano alle elezioni del 25 settembre scorso.

La squadra di Governo è stata presentata venerdì scorso e, come nuovo Ministro della Pubblica Amministrazione, è stato scelto Paolo Zangrillo, il quale andrà a sostituire Renato Brunetta.

Vediamo chi è e quali sono le sue posizioni.

Chi è Paolo Zangrillo

Paolo Zangrillo è nato a Genova ed è laureato in giurisprudenza.
Sul suo curriculum, c’è una lunga esperienza come manager di grandi aziende, come Magneti Marelli, Fiat Powertrain e Iveco. Ma è stato anche Direttore e Organizzatore di Acea, per 6 anni.

Sbarca in politica nel marzo 2018, quando viene eletto alla Camera dei Deputati nelle liste di Forza Italia. Nell’ottobre dello stesso anno, diventa commissario regionale del partito in Piemonte e Valle d’Aosta, sostituendo Gilberto Pichetto Fratin, ora Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica nel governo Meloni.

Con le elezioni del 25 settembre 2022, è diventato senatore, sempre per Forza Italia, ottenendo il 50% dei voti nel suo collegio uninominale in Piemonte.

Le posizioni di Paolo Zangrillo

Come riportato da Ansa, Paolo Zangrillo sarebbe a favore della linea TAV, per collegare Torino a Lione.

Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza (di cui ha seguito l’iter di formazione), invece, si è già dichiarato a favore di una profonda riforma al riguardo. Quando era un componente della Commissione Lavoro alla Camera, aveva detto:

“Così è un provvedimento da cui non si può prescindere, ma la parte relativa alle politiche attive si è però rivelata un fallimento”.

Sul tema smart working, invece, si è dichiarato più aperto del suo predecessore, dichiarando:

“Lo smart working è diventato uno strumento di lavoro. Occorre valutarlo e utilizzarlo, naturalmente cambiando i presupposti del rapporto di lavoro. Si passa da una logica di controllo a quella della misurazione dei risultati. La misurazione delle performance non deve essere un tabù”.

Ai cronisti, che gli chiedevano quale sarà il primo provvedimento del suo ministero, ha dichiarato:

“Noi abbiamo bisogno di velocizzare la semplificazione, quindi bisogna fare in modo che la pubblica amministrazione sia vissuta come un riferimento positivo e smart e che i cittadini la vivano, non come un intralcio, ma come un’opportunità. […] La mia esperienza non è soltanto nel privato, lì ho lavorato per 25 anni ma gli ultimi 6 da manager li ho fatti in Acea, la multiutility romana. Ma non penso che ci sarà da fare differenze tra pubblico e privato, se si è capaci di valorizzare e motivare le persone e dare indicazioni chiare. Quello che conta è realizzare bene gli obiettivi”.

Qui di seguito il video del giuramento del nuovo Ministro: 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it