Il mestiere dell’influencer ottiene una regolazione dei propri diritti, con la nascita del primo sindacato. Vediamo di cosa si tratta.
Sindacato influencer: si compie un passo in avanti per la regolarizzazione di una delle professioni più diffuse sul web: l’influencer.
Per “influencer”, intendiamo chiunque riesca ad influenzare le opinioni e gli acquisti di altre persone, che lo ritengono autorevole in quel determinato settore. Oppure un soggetto che possa influenzare le opinioni e gli atteggiamenti di altri.
Proprio per questo “potere” che hanno, gli influencer sono spesso sotto contratto con aziende e brand, per far sponsorizzare i più vari prodotti.
Il mercato degli influencer e dei content creator ha un valore di circa 280 milioni di euro e coinvolge circa 350mila persone, solo in Italia.
La tendenza è ancora più ampia nel mondo, dove il mercato vale 14 miliardi di euro, con un valore che si è triplicato negli ultimi cinque anni.
Essendo, quindi, una professione a tutti gli effetti, c’è bisogno di una regolamentazione anche a livello giuridico e per i diritti sul lavoro.
Per questo, è nato il primo sindacato per gli influencer. Vediamo di cosa si tratta.
Sindacato influencer: ecco cos’è
Anche gli influencer, quindi, avranno un sindacato e sarà Assoinfluencer, la prima associazione italiana di categoria, inserita nell’elenco delle associazioni professionali del MISE.
L’obiettivo è quello di rappresentare e tutelare le istanze e gli interessi di chi lavora nel mondo dell’influencer marketing, quindi influencer e content creator.
Come dichiarato da Jacopo Ierussi, fondatore e presidente di Assoinfluencer:
“Quella dell’influencer è una figura nuova e che cambia tanto rapidamente quanto il mondo dei media. I creator possono essere artisti e imprenditori, atleti e divulgatori, ma sono sempre professionisti, capaci di produrre valore attraverso competenze e strumenti specifici. E in quanto professionisti, in un mercato ancora non regolato, ciò che fino ad oggi è mancato è esattamente una realtà che ne tutelasse diritti e interessi”.
Quello che chiedono gli influencer è una legislazione specifica, sia sul piano fiscale che dei compensi, per chi lavora nel campo della digital economy.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it