rinnovo-contratto-enti-locali-2022-mefAnche per i 430mila dipendenti di regioni ed enti locali il rinnovo del contratto ha quasi trovato la sua conclusione in questo travagliato 2022: il MEF ha finalmente dato il via libera.


Il via libera del MEF segue a una lunghissima e articolata trattativa, culminata nella pre-intesa firmata da Aran e dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Confederazione CISAL – CSA – Regioni Autonomie Locali.

Mancava per ora, tuttavia, l’approvazione del MEF, che aveva sollevato alcune obiezioni sul testo della pre-intesa.

Le obiezioni del MEF

I dubbi del MEF si concentravano sulla copertura economica che gli aumenti comporteranno: ricordiamo che  si parla di aumenti medi per 100 euro lordi, con un effetto complessivo da 117,53 euro nei calcoli di Funzione pubblica che contemplano anche lo sblocco dei fondi accessori e i fondi per gli ordinamenti.

Alla Ragioneria generale dello Stato non convincevano inoltre  la declinazione particolare dell’area delle «elevate qualificazioni», che va nei fatti a sostituire il meccanismo attuale delle «posizioni organizzative» e le tante «sezioni speciali» che il contratto riserva alle professionalità specifiche in un mondo come quello degli enti locali che è largamente il più variegato all’ interno della Pa.

Tuttavia adesso è arrivata la “bollinatura” anche dal Ministero.

Rinnovo Contratto Enti Locali nel 2022: via libera del MEF

L’approvazione definitiva arriva grazie a un dossier presentato a Palazzo Chigi per traghettare il testo all’intesa definitiva in consiglio dei ministri.

All’interno sono state inserite solo delle piccole osservazioni che non vanno ad apportare modifiche sostanziali al testo della pre-intesa già raggiunto.

Risulta così scongiurato il pericolo che i primi veti posti al testo potessere congelare e procrastinare ulteriormente la sottoscrizione definitiva.

Cosa manca ancora per l’approvazione definitiva?

Si ricorda che ha avuto finalmente esito positivo anche il passaggio al Consiglio dei Ministri, che ne ha decretato l’approvazione definitiva.

Manca adesso solamente un passaggio, obbligatori da procedura ma in pratica una formalità a questo punto:

  • la certificazione della Corte dei conti.

Superati questi ultimi ostacoli potremmo dire che il rinnovo è stato portato a termine.

Le novità del nuovo CCNL Enti Locali

Cosa cambia dunque per il comparto delle Funzioni Locali?

Ricordiamo che il nuovo contratto ha vigenza per le annualità 2019-2021, seppur rinnovato quest’anno, nel 2022.

Aumenti stipendiali

In media (parliamo di aumenti “lordi”) si prevede un incremento retributivo medio pari a euro 100,27 mensili per tredici mensilità.

Con tutte le risorse aggiuntive l’incremento mensile, sempre al lordo, può raggiungere i 117,53 euro.

Per controllare tutte le tabelle degli incrementi stipendiali lordi potete leggere questo approfondimento.

Arretrati

Capitolo importantissimo è anche quello che riguarda gli arretrati per i dipendenti degli Enti locali.

Gli arretrati medi sono pari a circa 1.727,63 euro.

Pertanto le somme da assegnare al comparto degli enti locali vanno da 1.565 a 2.900 euro a seconda della posizione economica e del calendario.

Ma quando arriveranno?

A questo punto la tempistica che possiamo definire quasi per certa è che arrivino nelle buste paga di dipendenti comunali e di altri enti locali nel mese di dicembre 2022.

Revisione del sistema di classificazione del personale

È stata operata una revisione del sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti.

A completamento, è stata prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, aumentandone la rilevanza.

Nell’ipotesi è stata anche individuata una soluzione classificatoria per il personale della Sezione educativa e scolastica, e ulteriormente specificata la disciplina della sezione della Polizia locale, rivedendo il regime di alcune indennità.

Progressioni economiche orizzontali

È stato delineato, inoltre, un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali stipendiali”, ossia incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti.

Disciplina del giorno festivo infra settimanale

È stata poi introdotta un’importante novità relativa alla disciplina del giorno festivo infra settimanale per il personale turnista.

Nuova sezione professioni ordinistiche

Istituita, infine, una nuova Sezione per le professioni ordinistiche nella quale viene ricompreso il personale le cui mansioni richiedono obbligatoriamente l’iscrizione a Ordini professionali.

Lavoro a distanza

Disciplinato, come era già avvenuto per le Funzioni centrali, anche il lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.

Il testo completo della pre-intesa

Qui di seguito trovate il testo completo dell’ipotesi di accordo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it