Un investimento complessivo di 527 milioni di euro da qui al 2024 per rilanciare lo sport nelle città: lanciato il nuovo bando Sport di Tutti.
L’obiettivo è promuovere, attraverso la pratica sportiva, stili di vita sani tra tutte le fasce della popolazione, al fine di migliorare le condizioni di salute e benessere degli individui.
Sport di Tutti è promosso dalla società Sport e Salute in collaborazione con gli Organismi Sportivi.
Ecco i dettagli del nuovo piano per rilanciare lo sport nelle città per il prossimo biennio.
Bando Sport di Tutti: nuovi fondi per rilanciare lo sport nelle città
Il nuovo progetto prevede tre linee di investimento:
- la parte più consistente (510 milioni di euro) sarà destinata ad interventi di riqualificazione di impianti esistenti o di costruzione di nuove infrastrutture sportive
- il secondo punto prevede anche la valorizzazione di altre tipologie di spazi in cui poter praticare sport, come parchi e aree verdi
- infine il terzo pilastro del programma è invece denominato «Sport e quartieri» e prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro.
In breve si tratta di un Avviso pubblico per sostenere lo sport sociale e incentivare l’eccellenza dell’associazionismo sportivo di base attraverso il finanziamento di progetti rivolti a categorie vulnerabili e soggetti fragili che utilizzano lo sport e i suoi valori come strumento di inclusione sociale, promuovendo sinergie con gli attori del territorio.
Sport di Tutti è un modello d’intervento sportivo e sociale, che mira ad abbattere le barriere economiche e declina concretamente il principio del diritto allo sport per tutti, fornendo un servizio alla comunità.
Tra le altre cose l’intervento prevede il finanziamento di progetti di valore dell’associazionismo sportivo di base che lavora con categorie vulnerabili, soggetti fragili e a rischio devianza e su temi sociali quali ad esempio:
- sport contro le dipendenze ed il disagio giovanile;
- povertà educativa e il rischio criminalità;
- sport quale strumento di prevenzione e lotta all’obesità in età pediatrica;
- poi sport a sostegno dell’empowerment femminile e contro la violenza di genere;
- e infine sport nelle carceri.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it