smart-working-faq-nuove-regoleDisponibili alcune interessanti FAQ, con domanda e risposta, sullo Smart Working: i chiarimenti si rendono necessari alla luce delle ultime novità normative introdotte.


A fine agosto il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ha emanato il decreto con cui si prevede che il datore di lavoro comunichi in via telematica al Ministero del lavoro e delle politiche sociali i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile.

Si tratta di una importante disposizione che rende strutturale la semplificazione del lavoro agile.

Adesso, con le ultime novità in materia di fragili e genitori di ragazzi under 14, cambiano ancora le regole. Dopo l’emendamento approvato al Senato nel Decreto Aiuti Bis è arrivata anche la conferma alla Camera dei Deputati.

Smart Working: FAQ sulle nuove regole

In questo breve articolo si raccolgono alcune FAQ (domande con risposta) relative all’argomento e alle ultime novità.

Con le modifiche attuali si riformula l’articolo 23 della legge 22 maggio 2017 e il primo comma della medesima disposizione.

Come comunicare nominativi dei lavoratori in Smart Working?

Dal 1° settembre 2022, il datore di lavoro deve comunicare in via telematica al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile, secondo le modalità individuate con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 149 del 22 agosto 2022 e relativi Allegati aventi ad oggetto il modello di “Comunicazione Accordo di Lavoro agile (Articolo 23, comma 1, della L. n. 81/2017)” e le “Regole di compilazione della comunicazione dell’accordo per lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità “Lavoro Agile”.

La comunicazione telematica dovrà avvenire mediante l’applicativo disponibile, tramite autenticazione SPID e CIE, sul portale Servizi Lavoro, oppure, in alternativa, mediante i servizi telematici API REST di invio delle comunicazioni.

Quali regole per lavoratori fragili e genitori di under 14?

Tra gli emendamenti approvati all’interno della legge di conversione al dl aiuti bis troviamo la proroga dello smart working per fragili e genitori di under-14 per i lavoratori del settore privato.

Nello specifico la proroga è estesa fino al 31 dicembre 2022.

In generale, i datori di lavoro che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti, in ogni caso, a riconoscere priorità alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità grave.

La medesima priorità è riconosciuta da parte del datore di lavoro alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità o che siano caregivers (art. 18, comma 3 bis, L. n. 81/2017, come modificato dal D.Lgs.30 giugno 2022, n. 105).

Quando entrerà in vigore la proroga dello Smart Working?

Il decreto Aiuti bis dovrà essere prima approvato dalla Camera. Servirà poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la cui data ultima è l’8 ottobre. In quest’ultimo caso la norma entrerebbe in vigore il 9 ottobre.

Come si esegue la prestazione lavorativa?

La prestazione lavorativa, secondo la legge, viene eseguita in parte all’interno dei locali e in parte all’esterno, senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva (art. 18, comma 1).

Le novità normativa, tuttavia, non precisano “quanto” smart working dovrebbe utilizzare un’azienda. Alcune aziende potrebbero intervenire al 100 per cento. Altre potrebbero applicare la quota prevista dalle intese aziendali in atto.

Quali sono le responsabilità dei datori di lavoro?

Il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore per lo svolgimento dell’attività lavorativa (art. 18, comma 2).

Quali diritti e tutele per i lavoratori in smart working?

I lavoratori in smart working hanno diritto alla tutela prevista in caso di infortuni e malattie professionali anche in relazione alle prestazioni rese all’esterno dei locali aziendali e nel tragitto tra l’abitazione ed il luogo prescelto per svolgere la propria attività (si veda, al riguardo, la circolare INAIL n. 48/2017).

 


Fonte: articolo di Simone Bellitto