La garanzia fideiussoria è un contratto stipulato da un’assicurazione o da una banca, in cui si annota la figura del garante come soggetto che assicura il pagamento dei debiti di un contraente, qualora quest’ultimo non fosse in grado di saldare il credito dovuto.
L’obbligazione è quindi garantita da un terzo soggetto che prende il nome di fideiussore.
Si tratta di una pratica molto comune nei casi in cui viene richiesto un prestito o un mutuo, ma anche per la sottoscrizione di un contratto di locazione, e il richiedente non può fornire delle prove valide che garantiscono la restituzione del credito previsto.
Attraverso la figura del fideiussore, il creditore può essere rassicurato in merito alla capacità di pagamento della somma prevista dal contratto.
Che cos’è e come funziona la garanzia fideiussoria
Le normative che regolano un contratto di fideiussione sono stabilite dall’ art. 1936 del Codice Civile, che definisce nel dettaglio che cos’è una garanzia fideiussoria, quali sono le parti coinvolte e quali sono gli elementi che devono essere presenti all’interno del contratto.
Secondo le normative vigenti, il soggetto che decide di garantire il debitore può essere un privato cittadino, una banca o una compagnia assicurativa. In tutti questi casi è necessario redigere un contratto che può essere di due tipologie:
- Un contratto che vede coinvolti il debitore, il creditore e il fideiussore;
- Un contratto unilaterale che coinvolge solo il creditore e il garante.
Le tipologie di garanzie fideiussorie più comuni sono le garanzie assicurative e bancarie. In particolare, le garanzie assicurative sono in grado di offrire soluzioni semplici e in tempi rapidi, dove è prevista la stipula di una polizza mirata.
Esistono specifiche garanzie fideiussorie appositamente pensate per la partecipazione a gare d’appalto, ovvero delle garanzie a condizioni agevolate disciplinate dal decreto legislativo n.163 del 12 maggio 2006.
Quali sono le principali forme utilizzate
Le formule di garanzie fideiussorie più applicate sono quattro: fideiussione omnibus, solidale, con beneficio d’escussione e pro quota.
La prima formula, fideiussione omnibus, obbliga il garante a prendere l’impegno di saldare tutti i debiti, presenti e futuri, del debitore e prevede la definizione di un tetto massimo a cui il fideiussore può far fronte.
La fideiussione solidale, invece, prevede l’impegno del fideiussore a pagare l’intera somma definita come debito, inizialmente concordata tra debitore e creditore.
La fideiussione con beneficio d’escussione rappresenta una particolare forma di garanzia in cui il garante si impegna a pagare il debito restante. Con la fideiussione pro-quota, invece, è possibile suddividere il debito tra più fideiussori.
Quest’ultima formula prevede che, in presenza della mancata possibilità economica da parte di un garante, gli altri dovranno dividere tra di loro il pagamento della somma mancante.
In tutti questi casi, quando si richiede una garanzia a banche o assicurazioni, entrambe le parti offrono dei servizi a pagamento ed in entrambi i casi è richiesta la valutazione della solidità del debitore, così da poter calcolare il rischio dell’operazione. Può accadere, dunque, che la richiesta di garanzia possa essere rifiutata.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it