bonus 200 euro autonomi e partite ivaÈ stato firmato il Decreto che estende il Bonus 200 euro anche ai lavoratori autonomi e alle partite iva. Ecco come richiederlo.


Bonus 200 euro autonomi e partite iva: il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato  il Decreto che disciplina i criteri per l’utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi.

Nel Decreto, sono stati inseriti i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum prevista dal Decreto Aiuti, il Bonus 200 euro.

La misura è stata possibile grazie all’implementazione della dotazione finanziaria, data dal Decreto Aiuti Bis, pari a 600 milioni di euro, per l’anno 2022.

Si allarga, quindi, la platea dei beneficiari, anche ai lavoratori autonomi e ai possessori di partita iva.
Vediamo tutti i dettagli.

Chi lo potrà richiedere

A beneficiare del Bonus 200 euro saranno i

  • Lavoratori autonomi;
  • Professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps;
  • Professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza che, nel periodo d’imposta 2021, hanno percepito un reddito complessivo non superiore ai 35’000 euro.

Bonus 200 euro lavoratori autonomi e partite iva: quali sono i requisiti

Per poter ricevere il contributo, bisognerà aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione d’iscrizione, per la quale è richiesta l’indennità.

Come presentare la domanda

Per poter procedere alla richiesta del Bonus, i soggetti interessati dovranno presentare un’istanza agli enti di previdenza a cui sono obbligatoriamente iscritti.

Le modalità verranno esplicitate dai singoli Enti previdenziali, come specificato dal Ministro Orlando sui social:

“Una misura importante e di protezione sociale, per sostenere il potere d’acquisto di fronte alla crisi energetica e al caro prezzi in corso. Per disporre del bonus una tantum, sarà necessario presentare la domanda al proprio ente di previdenza, secondo le modalità e gli schemi previsti dai singoli enti”.

La misura precisa che l’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore, al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it