È iniziato il Piano UE per ridurre i consumi di gas e sensibilizzare i cittadini: ecco di cosa si tratta.
È entrato in vigore ieri il Piano UE per ridurre i consumi di gas, approvato dal Consiglio Affari Energia lo scorso 26 luglio.
Il nostro Paese dovrebbe tagliare il 7% dei consumi, ma per ora si tratta di un programma al quale aderire in forma volontaria. Alcune città italiane hanno aderito, a livello locale, come Milano, Trento, Firenze e Bologna.
È prevista una campagna pubblicitaria, in arrivo prossimamente, sulle reti Rai.
Ma quali sono le iniziative del Piano UE per ridurre i consumi? Vediamole insieme.
Piano UE per ridurre i consumi: l’obiettivo del programma
Il regolamento europeo, introdotto ieri, prevede la riduzione dei consumi di gas del 15%, sempre su base volontaria, per tutti i Paesi membri dell’Unione Europea.
La misura ha carattere retroattivo e prenderà in considerazione il consumo medio degli ultimi cinque anni.
L’obiettivo è la riduzione del consumo di gas, reso necessario dal conflitto in Ucraina che potrebbe portare alla chiusura dei rubinetti da parte della Russia, nel periodo invernale.
Nonostante la riduzione sia fissata al 15%, il nostro Paese potrà limitarsi al 7% di riduzione dei consumi, grazie ad alcune deroghe previste dal Consiglio Europeo, per aver raggiunto i livelli di stoccaggio presenti nel Piano Repower Eu.
Piano UE per ridurre i consumi: le misure dell’Italia
Ma quali saranno le misure in atto nel nostro Paese? Vediamole insieme.
Fase uno
La prima fase del programma italiano consisterà in una maxi campagna di comunicazione e sensibilizzazione del governo, curata dall’Enea e dal Dipartimento per l’informazione.
Nella campagna, verranno dati consigli per correggere l’utilizzo dell’energia e aiutare i cittadini ad un consumo più intelligente di luce e gas.
Gli spot avranno questo slogan:
“Consumiamo l’energia in modo intelligente. Salva il pianeta, aiuta il Paese e fa risparmiare”.
Fase due
Dopo la campagna pubblicitaria, si passerà ai fatti. Per poter arrivare ad una riduzione del 7% dei consumi di gas, occorrerà risparmiare 4 miliardi di metri cubi di gas con alcune iniziative:
- Riduzione di due gradi dei termosifoni;
- Riduzione dell’accensione di un’ora;
- Taglio alla luce pubblica.
Fase tre
Si arriverà alla terza fase del programma, solo se il nostro Paese si troverà in stato di emergenza, quindi nel caso di un taglio totale della fornitura russa.
In questo caso, ci sarà una riduzione della temperatura dell’acqua e un taglio dei consumi di luce in abitazioni e negozi.
Ma si tratta, come detto, di misure che entreranno in atto solo in caso di emergenza: un’eventualità che il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, esclude categoricamente.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it