intelligence-mario-caligiuri-mano-straniera-sul-voto-cosa-puo-accadereL’attuale campagna elettorale, sullo sfondo della guerra russo-ucraina e della tensione fra Mosca e l’Occidente, solleva interrogativi circa il rischio che servizi segreti esteri, ma qualcuno azzarda anche quelli interni, possano in qualche modo interferire con le elezioni italiane previste il prossimo autunno.

Un fenomeno che, nelle democrazie, è documentato da circa un secolo, se si considera che già nel 1924 i servizi segreti inglesi diffusero alla stampa una falsa lettera del leader sovietico Zinovev ai comunisti britannici per avvalorarne la sottomissione a Mosca e favorire per reazione la vittoria elettorale dei conservatori sui laburisti. Abbiamo intervistato al proposito il prof. Mario Caligiuri, professore e direttore del master in intelligence dell’Università della Calabria, nonché presidente della Società Italiana di Intelligence.

Professore, in generale quanto è plausibile il rischio di interferenze esterne nelle elezioni del nostro Paese?

«È un fenomeno non nuovo, che si ripete significativamente dalla Guerra Fredda, da quando la Cia americana e il Kgb sovietico finanziavano i rispettivi partiti di riferimento, operando anche mediante la disinformazione in modo da orientare le opinioni dell’elettorato. Basti pensare che, per esempio, Francesco Cossiga sosteneva che perfino lo scandalo della loggia P2, scoppiato nel 1981, era stato orchestrato dal Kgb. Se guardiamo all’America, quando nel 2003 la Cia consegnò a Colin Powell la “pistola fumante” e cioè le prove sull’esistenza delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, l’invasione dell’Iraq contribuì alla rielezione del presidente George Walker Bush l’anno successivo. Solo che le prove di intelligence si rivelarono clamorosamente false. Riguardo alle interferenze della Russia nell’elezione di Donald Trump nel 2016, un’apposita commissione d’inchiesta del Congresso Usa ha stabilito che esse certamente ci furono, ma che non era possibile stabilirne la reale efficacia».

L’intervista completa è disponibile su Libero Quotidiano, potete consultarla qui.

 

 


Fonte: articolo di Mario Caligiuri (tratto da www.liberoquotidiano.it)