appalti-relazione-annuale-anac-2022Disponibile la Relazione annuale al Parlamento dell’attività in materia di appalti per il 2022 dell’Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione.


Nel corso dell’ultimo anno l’Italia e il mondo hanno dovuto affrontare sfide alle quali non eravamo preparati, che hanno cambiato l’equilibrio del pianeta e la vita di tutti noi.

Proprio nel momento in cui cominciavano ad apprezzarsi i frutti degli sforzi profusi per il superamento della pandemia, lo scenario internazionale è stato nuovamente sconvolto dalla deprecata invasione russa dell’Ucraina.

In tal modo la guerra ha portato con sé nuova instabilità ed un ulteriore aggravamento delle condizioni economiche, frutto della crisi energetica e dell’improvviso aumento dei costi delle materie prime.

La relazione annuale dell’Anac, pertanto, tiene conto tra le varianti anche di questo nuovo e instabile scenario globale.

Appalti: disponibile la relazione annuale dell’Anac per il 2022

Fondamentale la qualificazione delle stazioni appaltanti: Anac ha individuato i criteri delineando aspetti di qualità, efficienza, professionalizzazione, che portino ad un accorpamento della domanda.

Obiettivi:

  • lotta alla corruzione attraverso le tecnologie informatiche e i controlli digitali preventivi e l’incrocio dei dati;
  • necessità di maggiore semplificazione e trasparenza nella Pubblica amministrazione;
  • richiesta di efficienza negli acquisti pubblici in Italia riducendo e qualificando le stazioni appaltanti.

In primo luogo, l’istituzione di un sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti costituisce uno degli obiettivi strategici del Pnrr.

Si tratta di un obiettivo che, in sintesi:

  • dovrà essere rafforzato con l’attuazione della delega legislativa
  • dispiegherà la sua efficacia soprattutto per i contratti più complessi e innovativi
  • e consentirà di valorizzare al meglio le forme di cooperazione fra pubblico e privato.

Inoltre, secondo l’Autorità, attraverso i contratti-tipo e le piattaforme informatiche dovrà essere monitorato anche il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, evitando l’adozione dei cosiddetti “contratti pirata, a garanzia dei lavoratori.

Infine, negli ultimi anni, con l’intento di arginare la pandemia e di agevolare l’utilizzo dei finanziamenti del Pnrr, si sono stratificate, in assenza di un disegno unitario, diverse procedure d’urgenza e derogatorie, prevedendo, fra l’altro, un significativo aumento delle soglie entro le quali è ammesso il ricorso a procedure negoziate.

Da un lato questo ha senz’altro velocizzato gli affidamenti, ma dall’altro ha avuto ricadute negative su:

  • concorrenza e sulla partecipazione alle gare
  • selezione delle migliori offerte
  • e sull’efficiente, efficace ed economica gestione della spesa pubblica.

Il testo completo della relazione ANAC

Potete consultare qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it