Un recente parere dell’Aran analizza le regole relative al trattamento accessorio, negli Enti Locali, tra il personale a tempo determinato e indeterminato.
Disponibile il parere CFL157 dell’Aran che fornisce alcune indicazioni sul trattamento accessorio per i dipendenti degli Enti Locali a tempo determinato e indeterminato.
Ricordiamo che il trattamento economico accessorio nel pubblico impiego è formato da una serie di voci legate sia al comparto, sia alla singola amministrazione di appartenenza.
Si tratta di somme riconosciute sulla base di parametri differenti, quali l’anzianità, specifiche mansioni o tipologie lavorative.
I contratti collettivi definiscono, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti, trattamenti economici accessori collegati:
- alla performance individuale;
- alla performance organizzativa con riferimento all’amministrazione nel suo complesso e alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola l’amministrazione;
- e all’effettivo svolgimento di attività particolarmente disagiate ovvero pericolose o dannose per la salute.
In tutto questo il fondo salario accessorio fin dalla sua origine ha avuto il primario compito di riconoscere un salario aggiuntivo oltre a quello stabilito dal contratto nazionale di lavoro e nasceva dall’esigenza di erogare maggiori somme a seconda delle esigenze delle varie pubbliche amministrazioni.
Nello specifico il parere risponde al seguente quesito:
Al personale assunto a tempo determinato spetta lo stesso trattamento accessorio del personale a tempo indeterminato?
Enti Locali: trattamento accessorio per tempo determinato e indeterminato
All’art. 51, comma 1, del CCNL del comparto Funzioni Locali del 21/05/2021, rubricato “Trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato”, viene esplicitato che al personale assunto a tempo determinato “…si applica il trattamento economico e normativo previsto dalla contrattazione collettiva vigente per il personale assunto a tempo indeterminato, compatibilmente con la natura del contratto a termine…”, questo porta ad affermare che al personale a tempo determinato devono essere riconosciuti i trattamenti accessori connessi alle prestazioni rese al pari del restante personale, a valere sul Fondo delle risorse decentrate.
Il testo completo del parere
Potete consultare qui il documento completo dell’ARAN.
Fonte: articolo di Simone Bellitto