certificato-di-stato-liberoEcco tutte le informazioni utili relative al Certificato di Stato Libero: scopriamo che cos’è e a cosa serve nello specifico.


Si tratta di un certificato che potrebbe essere utile esibire in determinati contesti.

Ad esempio nel caso si stesse facendo richiesta per contrarre matrimonio.

Scopriamo dunque di cosa si tratta.

Certificato di Stato Libero

Questo documento serve a certificare la libertà di stato di un soggetto, dimostrandone l’assenza del vincolo del matrimonio, indicando se celibe o nubile, vedovo oppure divorziato.

Cosa significano celibe o nubile?

Per chi non lo sapesse il celibato, nel diritto, è lo stato civile di un uomo non sposato, ossia celibe.

L’analoga condizione della donna non sposata (nubile), è detta nubilato.

Come richiedere il certificato?

La richiesta del certificato si effettua:

  • direttamente allo sportello, esclusivamente su appuntamento. La persona interessata può prenotare autonomamente sul sito dell’Ente oppure er chi ha bisogno di assistenzarecandosi presso gli Sportelli URP dei servizi Demografici
  • visualizzare e scaricare il certificato, per sè o per un componente della propria famiglia anagrafica, dal portale istituzionale se predisposto dall’Ente, accedendo con l’identità digitale (SPID /CIE)
  • scaricare il certificato in maniera autonoma e gratuita, per sè o per un componente della propria famiglia anagrafica, accedendo con l’identità digitale (SPID /CIE /CNS)  direttamente dal portale ANPR del Ministero dell’Interno https://www.anpr.interno.it

Il giorno dell’eventuale appuntamento il richiedente dovrà presentarsi allo sportello munito di documento di identità e del modulo di richiesta già compilato e sottoscritto.

Validità

Come moltri altri certificati di stato civile e in generale anagrafici ha una validità di sei mesi.

In caso però non dovessero esserci cambiamenti nello stato dell’intestatario, è possibile allungarne la validità, ponendo una firma in calce. Qualora si necessitasse di un’esenzione dal bollo, è obbligatorio riferire la motivazione della richiesta.

Autocertificazione

Come molti altri anche questo certificato può essere sostituito da una dichiarazione sostitutiva di certificazione o autocertificazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 D.P.R. 445/2000.

A partire dal 1° Gennaio 2012 (ai sensi della Legge 12 novembre 2011 n. 183) le pubbliche amministrazioni (Comuni, INPS, Agenzia Entrate, scuole, ecc..) e i privati gestori di pubblici servizi (acqua, gas, luce, ecc.) non possono più richiedere né accettare certificazioni relative a stati, qualità personali e fatti rilasciate da altre pubbliche amministrazioni.

Tali Enti, infatti, devono acquisire d’ufficio i dati e le informazioni di interesse oppure richiedere al cittadino di autocertificarle.

Pertanto tutti i certificati verranno rilasciati con la seguente indicazione: “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”.

I modelli di autocertificazione sono disponibili sul sito dei Servizi Demografici del proprio Comune.

I nuovi certificati anagrafici on line

Ricordiamo, per concludere, che dal 15 novembre scorso è attivo il servizio che consente di ottenere i certificati anagrafici on line in maniera autonoma e gratuita.

Questo nuovo servizio e questa nuova banca dati Nazionale consente, attraverso una costante semplificazione e standardizzazione delle procedure, di offrire “servizi digitali” Facili, Accessibili, Efficienti, Sicuri.

Inoltre l’interoperabilità tra Enti, consente al Cittadino di non dover comunicare ad ogni ufficio della Pubblica Amministrazione i suoi dati anagrafici o il cambio di residenza.

Per cui se prima le identità di tutti i cittadini erano disperse in quasi ottomila comuni, oggi sono raccolte in un’unica Anagrafe.

Maggiori informazioni sono disponibili in questo articolo.

 


Fonte: articolo di Giuseppe Orefice