Il Miur ha inviato una circolare sull’omofobia a scuola e si è scatenata la polemica, con una spaccatura tra i partiti. Ecco cos’è successo.
Circolare omofobia scuola: il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole una circolare per approfondire il tema dell’omofobia, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, che sarà il prossimo 17 maggio.
La circolare, però, ha suscitato diverse polemiche, con relativo dibattito tra i partiti politici. Vediamo cos’è successo.
Circolare omofobia scuola: il contenuto della circolare
La circolare del MIUR, firmata da Maria Assunta Palermo, direttrice della Direzione generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico, è stata diffusa dal 5 maggio e fatta circolare negli Uffici Scolastici Regionali e negli istituti di ogni ordine e grado.
Nella circolare si legge:
“In occasione del 17 maggio e della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale – giornata indetta peraltro con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/07 – i docenti e le scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, sono invitati a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali sopra citati. Per l’alto valore dell’iniziativa, si prega di assicurare un’ampia e tempestiva diffusione della presente nota presso tutte le istituzioni scolastiche”.
L’obiettivo era proprio quello di approfondire i temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e alle libertà fondamentali coi propri studenti.
Nella circolare, inoltre, si ricordava l’art.3 della Costituzione italiana:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (…)’”
Circolare omofobia scuola: il dibattito al governo
La circolare ha provocato diversi atteggiamenti contrastanti nei partiti al governo.
Ad esempio, Fratelli d’Italia e la Lega hanno richiesto al Ministro dell’Istruzione di ritirare la circolare e presenteranno un’interrogazione parlamentare al riguardo.
In una nota congiunta, il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso (Lega), le deputate di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti ed Ella Bucalo e la senatrice Isabella Rauti, hanno accusato il PD e il Movimento 5 Stelle di
“voler far rientrare dalla finestra il ddl Zan, spalancando di fatto le porte delle scuole all’ideologia gender”.
Il ddl Zan, ricordiamo, era stato bocciato in Parlamento nel 2021.
Al contrario, PD e M5S sono d’accordo con la circolare. In particolare, la senatrice Alessandra Maiorino, coordinatrice del Comitato per le Politiche di Genere e per i Diritti Civili del Movimento, ha detto:
“La circolare del ministero dell’Istruzione è la migliore risposta a chi sparge odio e cerca a tutti i costi di tenere l’Italia ostaggio di oscurantismo e arretratezza culturale. Le destre sono insorte, gridando allo scandalo. L’unico vero scandalo è chi vorrebbe insegnare invece la discriminazione ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze. È osceno che protestino verso questa iniziativa del ministero. Se le destre sono contrarie all’uguaglianza di tutti i cittadini e le cittadine ivi sancita, lo dicano chiaramente”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it