cashback fiscaleCon la Riforma del Fisco, potrebbe arrivare il cashback per le detrazioni, anche mediche. Vediamo allora quali sono le ultime ipotesi.


Cashback fiscale: la Riforma del Fisco potrebbe includere diverse novità molto interessanti per i cittadini, tra cui il cashback sulle spese ammesse a detrazione.

Gli emendamenti saranno discussi prossima settimana in discussione e il 4 aprile la proposta andrà in Aula. Il disegno di legge verrà approvato definitivamente al Senato, entro il mese di giugno; poi, il governo dovrà approvare i decreti attuativi. Se verranno rispettate queste tempistiche, le prime misure potrebbero essere attive già dal 2023.

Ma vediamo quali sono le ipotesi sul cashback fiscale.

Cashback fiscale: le ipotesi sulle detrazioni mediche

Secondo le prime ipotesi, le detrazioni su medicinali, visite, cure e assistenza verranno erogate direttamente sul conto corrente, tramite l’utilizzo di piattaforme telematiche, se le spese verranno sostenute con strumenti di pagamento tracciato.

In questo modo, quando si compra un farmaco o si usufruisce di un servizio sanitario, non bisognerà aspettare la Dichiarazione dei Redditi per scaricare il 19% della spesa. Lo sgravio sarà recuperato subito, tramite accredito sul conto corrente.

La proposta viene dal Movimento 5Stelle, che ha indicato il bisogno di dare la priorità alla detrazione delle spese sociosanitarie.

Per quanto riguarda la modalità, le ipotesi sono ancora da vagliare: si tratterebbe di una misura da comunicare direttamente al venditore, al momento della spesa, come avviene per la lotteria degli scontrini. Al momento del pagamento, infatti, il cittadino dovrà indicare il cashback come opzione scelta, comunicando anche un codice che andrà riportato nel mezzo di pagamento e nello scontrino telematico (o la fattura elettronica o il bollettino di pagamento).

Il venditore, in seguito, dovrà comunicare all’Anagrafe Tributaria la volontà del contribuente di fruire del cashback.

Cashback fiscale: quali saranno le altre novità

cashback fiscaleOltre al cashback fiscale, ci sono alcune ipotesi per le altre misure.

Le novità sarebbero:

  • Nessun aumento della pressione fiscale a causa della riforma;
  • Realizzazione di un “sistema duale” (da una parte la tassazione dei redditi, derivanti dall’impiego del capitale e dall’altra quella relativa ai redditi da lavoro) con due aliquote;
  • Mensilizzazione del pagamento delle imposte per i lavoratori autonomi;
  • Compartecipazione al Fisco locale anche del gettito derivante dai lavoratori in regime forfettario, senza aggravi di prelievo;
  • Estensione dell’abolizione dell’Irap (ora limitata alle persone fisiche) anche per società di persone e tra professionisti.

Ci sarebbe anche un altro punto, anche se è il più discusso dal governo. L’ipotesi sarebbe quella di estendere la platea ammessa alla flat tax.

Ad oggi, la Lega vorrebbe estendere il regime forfettario fino ad un limite di 100mila euro (attualmente è fissato a 65mila euro di ricavi), ma il Governo si è opposto poiché ci sarebbe un buco di gettito. Nella discussione, c’è l’ipotesi di aumentare fino ad un tetto di 80mila euro, con un’aliquota da alzare al 20%.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it