Ecco un riepilogo in merito agli orari delle Visite Fiscali per i Dipendenti Pubblici vigenti per tutto il 2022.
Quando un lavoratore dipendente, sia privato che pubblico, non può recarsi a lavoro causa malattia, deve contattare il proprio medico che ha il compito di redigere e trasmettere il certificato o l’attestato in via telematica all’INPS.
Come è noto infatti, dal 1° settembre 2017, in applicazione del Decreto Legislativo 75/2017, sono entrate in vigore le norme che istituisco il “Polo unico per le visite fiscali”.
La disposizione atribuisce all’INPS la competenza esclusiva ad effettuare visite mediche di controllo (VMC) sia su richiesta delle Pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d’ufficio.
Come funziona la visita fiscale INPS?
Il datore di lavoro privato o l’Amministrazione Pubblica, può richiedere all’Inps, accedendo al servizio online dell’Inps: Richiesta Visite Mediche di Controllo – Polo unico VMC, di controllare la malattia del lavoratore dipendente sia pubblico e sia privato, in caso di assenza dal lavoro per malattia.
In tutti i due casi (soprattutto per i lavoratori pubblici) resta comunque il controllo d’ufficio, senza alcuna richiesta da parte del datore di lavoro o della amministrazione pubblica.
Anche nel 2022, il medico dell’Inps potrebbe controllare il lavoratore più volte in un solo giorno.
A questo link potete consultare la guida dell’INPS.
Gli orari delle Visite Fiscali per i Dipendenti Pubblici nel 2022
Ma quali sono nello specifico gli orari delle Visite Fiscali per i Dipendenti Pubblici in vigore per il 2022?
Gli orari di reperibilità dei dipendenti statali (comprese le Forze Armate, la Polizia ed i Vigili del Fuoco) da parte dell’Inps sono: 7 giorni su 7, compresi i giorni non lavorativi, i festivi, i prefestivi ed i weekend:
- dalle ore 9.00 alle ore 13.00
- dalle ore 15:00 alle ore 18:00
Quali sono le sanzioni per le irregolarità sulle visite fiscali?
Sono previste delle sanzioni molto severe. Se, al momento della visita fiscale, il lavoratore non si trovasse all’interno della residenza segnalata nella certificazione e fosse sprovvisto di motivazione, non avrà più diritto al 100% di retribuzione per i primi 10 giorni di malattia. Per i giorni seguenti invece la retribuzione scenderà al 50%.
Oltre alle sanzioni economiche, vi sono anche quelle disciplinari. Il rischio è quello di incorrere nel licenziamento, che può essere con preavviso o senza preavviso.
- La prima eventualità avviene in caso di assenza alla visita fiscale senza giustificazione
- per un numero di giorni superiore a 3 nell’arco di 2 anni
- o per oltre 7 giorni nell’arco degli ultimi 10 anni.
- Il licenziamento senza preavviso avviene generalmente
- in caso di condotta errata del lavoratore (magari a seguito di investigazioni che ne hanno accertato il comportamento scorretto)
- oppure in caso di falso certificato che giustifica l’assenza alla visita di controllo.
L’assenza ingiustificata può essere causata da diversi motivi e può essere annoverata anche nel caso in cui il lavoratore malato sia effettivamente a casa. Ad esempio, la mancanza del proprio nome sul citofono o il non aver risposto alla chiamata del medico (non aver sentito il campanello o il citofono).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it