Green Pass rimodulatoIl prossimo 31 marzo finirà lo stato d’emergenza, ma cosa succederà dopo? Ecco le ipotesi del Governo, tra cui un Green Pass rimodulato.


Green Pass rimodulato: il prossimo 31 marzo terminerà lo stato d’emergenza, attivo fin dall’inizio della pandemia di Covid-19. Allo stesso tempo, però, i contagi si stanno rialzando e difficilmente diremo addio alla certificazione verde.

A preoccupare, infatti, è il valore RT di alcune regioni che, negli ultimi giorni, si sta rialzando. Il rialzo dei contagi preoccupa gli esperti, poiché il rischio potrebbe essere quello di una nuova ondata il prossimo autunno.

Vediamo le ipotesi per il futuro e cos’è il Green Pass rimodulato.

Green Pass rimodulato: cosa succederà dopo il 31 marzo

Con la fine dello stato d’emergenza, saranno tolte alcune restrizioni (come la mascherina FFP2 obbligatoria in alcuni luoghi, come cinema, teatri e stadi), verranno cambiate le regole di accesso per alcuni eventi e saranno sciolti il Comitato tecnico scientifico (Cts) e la struttura commissariale, che si è occupata finora della campagna vaccinale.

Ovviamente il nodo principale rimane il Green Pass. Fin da subito, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha indicato la decisione di non eliminare la certificazione verde, al momento della fine dello stato di emergenza, ma di procedere con cautela ad un ritorno alla normalità.

Proprio per questo, il Green Pass non verrà eliminato, ma solamente rimodulato a seconda dei dati epidemiologici. Probabilmente si partirà dai luoghi all’aperto (compresi bar e ristoranti con area esterna), poi si procederà con

  • Negozi;
  • Uffici pubblici;
  • Uffici postali e banche;
  • Bar e ristoranti al chiuso;
  • Cinema e teatri;
  • Palestre e piscine;
  • Trasporto pubblico a lunga percorrenza e locale.

Le restrizioni saranno tolte gradualmente dal primo aprile all’inizio dell’estate.

Green Pass rimodulato: quale sarà il destino della certificazione verde

Green Pass rimodulatoTogliere il Green Pass alla fine dello stato d’emergenza, secondo il Ministro della Salute Speranza, potrebbe essere pericoloso per la situazione contagi.
Dopo il 31 marzo, infatti, molti lavoratori torneranno in presenza, dopo un periodo di smart working e togliere del tutto il Green Pass potrebbe agevolare la situazione dei contagi.

Molto probabilmente, Speranza procederà con una road map per l’allentamento delle restrizioni. La road map era stata annunciata già a metà febbraio, per non avere più incertezze fino al 31 marzo, ma la situazione in Ucraina ha monopolizzato l’attenzione del Governo, che ha posticipato la decisione sulla certificazione verde.

Secondo le ipotesi, il Green Pass a lavoro verrà mantenuto fino al 15 giugno, giorno in cui terminerà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.

D’altro canto, sono in molti coloro che vogliono l’abolizione del Green Pass dopo il 31 marzo, tra cui la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha detto:

“Non capisco come il presidente del Consiglio possa dire che termina lo stato di emergenza e che si vuole mandare avanti una misura come il Green Pass. Se non c’è più l’emergenza, non c’è bisogno di dire alla gente che non ha il diritto di lavorare».


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it