auto-elettriche-pnrr-fondi-colonnine-ricaricaAuto elettriche, dal PNRR in arrivo fondi per le colonnine di ricarica: 741,3 milioni, bando a giugno. Giovannini: “Gli incentivi auto non hanno senso senza le colonnine”.


Non ha molto senso incentivare le auto elettriche se non ci sono le colonnine: per questo nel PNRR c’è un fortissimo investimento proprio sulle colonnine, in particolare nelle città”. Così il ministro della mobilità sostenibile Enrico Giovannini.

Secondo il report pubblicato a gennaio da Motus-E, che pubblichiamo, l’associazione che promuove la transizione del settore nazionale dei trasporti verso mezzi sostenibili, al 31 dicembre 2021 risultano installati 26.024 punti di ricarica e 13.233 infrastrutture (stazioni o colonnine) in 10.503 location accessibili al pubblico.

Un dato positivo, intendiamoci, che segna una crescita del 35% del numero di colonnine (6.700 in più), ma che non tiene il passo con un altro numero, quello relativo al numero di auto elettriche immatricolate nel 2021.

Stiamo parlando di 136.7541 veicoli, un aumento del +128% rispetto al 2020.

Dicevamo: niente ecoincentivi senza colonnine. Ed è qui che scatta il circolo vizioso: il fatto che un numero sempre maggiore di italiani abbia optato per un’auto elettrica nel 2021 non è casuale, ma frutto del bonus messo in campo dal Governo.

Sempre secondo una stima di Motus-E, a gennaio 2022 iniziano a farsi sentire i primi segnali dell’assenza di incentivi: “nonostante le immatricolazioni in crescita rispetto a gennaio dello scorso anno, quando similmente a oggi non erano ancora resi disponibili gli incentivi 2021, l’assenza di supporti all’acquisto di veicoli a zero emissioni ha sicuramente frenato le vendite di nuove auto”.

Come agisce il PNRR in materia

È qui che entra in gioco il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che nell’ambito della seconda mission prevede un investimento ad hoc per l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica.

Un investimento che vale 741,3 milioni di euro che servirà a costruire le infrastrutture necessarie per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica, aumentare il numero dei veicoli (pubblici e privati) a emissioni zero e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti. L’obiettivo da centrare è chiaro: realizzare entro il 2026 oltre 20.000 punti di ricarica rapida in superstrade e nei centri urbani. Del resto, per raggiungere gli obiettivi europei occorre arrivare a un parco circolante di circa 6 milioni di veicoli nel 2030, per i quali si stima siano necessari 31.500 punti di ricarica rapida.

Il bando relativo per l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica, secondo indiscrezioni, potrebbe essere pubblicato entro giugno di quest’anno ma in base al cronoprogramma indicato nel PNRR e sul sito Italia Domani i contratti per le nuove stazioni di ricarica saranno definiti entro giugno 2023.

Il testo del Report

A questo link potete consultare il testo completo del Report.

 


Fonte: ALI - Autonomie Locali Italiane (tratto da fasi.eu)