Spid caregiver e disabili graviAl via il progetto “Infinito”, il primo in Italia di questo genere, per poter garantire lo Spid anche a caregiver e disabili gravi. Ecco di cosa si tratta.


Spid caregiver e disabili gravi: lo SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) è ormai essenziale per le operazioni quotidiane e l’accesso ai servizi pubblici.

Ma per alcuni cittadini, la procedura può non essere semplice, come, ad esempio, i disabili gravi e i loro caregiver. A questi soggetti, è dedicato il progetto “Infinito”, vediamo di cosa si tratta nello specifico.

Spid caregiver e disabili gravi: ecco il progetto che semplifica la procedura

Il progetto Infinito S.D.G. (Servizi a Domicilio Gratuiti) è stato pensato per andare incontro alle esigenze dei cittadini con gravi disabilità e ai loro caregiver, per poter accedere ai servizi pubblici.

Come ha dichiarato Fabiana Gianni, ideatrice dell’iniziativa:

“È una novità assoluta per il panorama italiano ed è rivolta alle famiglie con persone non autosufficienti, non trasportabili, non collaboranti e ai loro assistenti personali”.

Con la sua Fondazione Villa Point, è riuscita a mettere a disposizione, per chi ne ha bisogno, una serie di servizi, tra cui, appunto, lo Spid. L’obiettivo era quello di riuscire a far ottenere l’identità digitale anche a chi era impossibilitato a recarsi di persona negli uffici appositi, come Caf, patronati e uffici postali.

Insieme a loro, il servizio è riservato anche ai caregiver, ovvero quelle persone (familiari, parenti o collaboratori) che si occupano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, di persone con gravi disabilità.
La creatrice del servizio ha anche detto:

“Dedichiamo questa possibilità di servizi pubblici di prossimità, del rilascio dello Spid a livello nazionale a tutte le persone in condizioni di grave disabilità. Chi non può andare nelle sedi idonee per la sua condizione è oggettivamente discriminato e privato di un servizio di cui dovrebbe essere il primo destinatario”.

Spid caregiver e disabili gravi: come funziona il servizio Infinito

Spid caregiver e disabili graviPer chi vorrà, c’è il servizio da remoto, disponibile dallo scorso 10 gennaio. Mentre, per chi preferisce l’assistenza a domicilio, il servizio mette a disposizione “giovani siblings” (fratelli e sorelle di persone disabili), con una formazione specifica, che mettono a disposizione la loro conoscenza diretta e continuativa della disabilità.

Fabiana Gianni ha, inoltre, espresso una richiesta verso la Pubblica Amministrazione:

“Ci piacerebbe che quella Pubblica amministrazione che ha creato questo vuoto/disagio chiedendo alle persone con gravi disabilità di produrre uno Spid – fondamentale requisito per accedere ai servizi di cui necessitano – e poi non ha messo in condizione queste stesse persone di beneficiarne, si affiancasse a questo progetto inedito con degli strumenti concreti di supporto e di sostegno”.

A cosa serve lo Spid

Lo Spid, come detto, è diventato uno strumento essenziale per poter accedere ad alcuni servizi. L’identità digitale, infatti, è il modo con cui il cittadino può farsi riconoscere dalla PA e accedere ai suoi servizi.

Tra i servizi disponibili, troviamo:

  • Servizi INPS;
  • Catasto;
  • Agenzia delle Entrate;
  • Iscrizione concorsi pubblici;
  • Ticket sanitari;
  • Servizi Inail.

A questo link, potrete trovare maggiori informazioni sullo Spid e sui servizi della Pubblica Amministrazione.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it