Si è aperta una nuova fase della pandemia e iniziano ad esserci cambiamenti per l’isolamento. Ecco tutte le novità sulla quarantena breve e il sistema dei colori delle regioni.
Quarantena breve novità: in questi primi mesi del 2022, si è aperta una nuova fase della pandemia di Covid-19. La diffusione della variante Omicron ha dato come risultato un’impennata di contagi e molti esperti sono concordi nel dire che “nessuno sfugge da Omicron”.
Allo stesso tempo, la terza dose booster del vaccino ha protetto i cittadini dagli effetti più gravi del virus, ma non ha evitato il massiccio aumento delle quarantene e degli isolamenti.
Per questo, il governo sta ipotizzando di applicare la quarantena breve e un nuovo sistema di colori per le Regioni. Ecco di cosa si tratta.
Quarantena breve novità: di che cosa si tratta
Come detto, la grande diffusione della variante Omicron ha incrementato le quarantene e gli isolamenti, sia per i vaccinati che per i non vaccinati.
Proprio per questo, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha detto:
“Nelle prossime ore si aprirà un tavolo tecnico con le Regioni sulle loro proposte. La nuova fase non è uguale a quella precedente. Anche se ancora è delicata”.
Infatti, le Regioni hanno proposto una “quarantena breve”, ovvero delle uscite dalla quarantena più snelle e senza burocrazia, per chi è positivo, ma vaccinato con dose booster e asintomatico.
Ci sarà anche una distinzione tra ricoverati a causa dei sintomi del Covid e chi, invece, è andato in ospedale per altre ragioni e si è ritrovato positivo, senza sintomi.
Si aprirà, quindi, un dialogo tra Regioni e governo, per cercare di evitare la paralisi del Paese, a causa delle quarantene.
Le ipotesi sono due:
- Se un vaccinato con tre dosi finisce in isolamento perché positivo, ma è asintomatico, dopo cinque giorni può tornare libero, senza bisogno del tampone;
- L’altra opzione, che verrà applicata dall’Emilia-Romagna già da questa settimana, è quella di riconoscere anche i test fai-da-te come strumento per uscire dalla quarantena.
Quarantena breve novità: le proposte delle regioni
Raffaele Donini, assessore alla Salute dell’Emilia-Romagna, il quale è a capo della commissione della Conferenza delle Regioni, ha stilato un documento con nuove proposte, che riguardano anche la scuola.
Donini ha detto:
“Nessuno vuole nascondere i dati o essere imprudente, ma serve una visione pragmatica della gestione di questa fase”.
Tra le proposte, c’è una modifica per il conteggio dei ricoverati, che metterebbe in discussione il sistema dei colori delle regioni. Infatti, ricordiamo che la zona rossa scatta quando le terapie intensive sono occupate al 30% da pazienti Covid.
Per alcune regioni, invece, il sistema dei colori andrebbe eliminato, affidandosi solamente alle regole del Green Pass e del Super Green Pass, con una sorta di lockdown per i non vaccinati.
Tra i fautori, c’è il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha detto:
“Il sistema dei colori di fatto è superato dalla realtà. Il rischio è andare verso restrizioni relative alla situazione di qualche mese fa, anziché attuale”.
Sull’eliminazione del sistema dei colori delle Regioni, però, si aprirebbe uno scontro con Roberto Speranza, il quale non sembra disponibile ad aprire alcuna trattativa.
Quali sono le regioni che potrebbero andare in zona arancione
Nonostante il dibattito tra Regioni e governo, il sistema dei colori rimane per le regioni italiane.
Se non ci sarà un forte rallentamento, alla fine del mese di gennaio (quando è previsto anche il picco della variante Omicron), mezza Italia potrebbe andare in zona arancione. Ad oggi, ricordiamo, l’unica regione in zona arancione è la Valle d’Aosta, ma, dal lunedì 24 gennaio, rischiano anche Piemonte, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Veneto, Abruzzo, Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia, Liguria, Calabria e la provincia autonoma di Trento.
Per il cambio dei colori, saranno decisivi i dati del 20 gennaio.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Adesso si accorgono che il Paese è paralizzato? Meglio tardi che mai!