Prorogata, all’interno della Legge di Bilancio 2022, l’esenzione dal canone unico patrimoniale per le occupazioni di suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali.
La proroga fino al 31 marzo 2022 è contenuta nella norma approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati in data 29 dicembre 2021.
La Legge di Bilancio 2022 nel testo approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati in data 29 dicembre 2021 contiene la proroga le disposizioni di esonero in materia di tassazione sulle occupazioni di suolo pubblico per i titolari di esercizi commerciali già operanti nel 2021.
Le misure di esenzione di cui all’articolo 9 ter, commi da 2 a 5, del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137, sono restano quindi in vigore fino al 31 marzo 2022.
Legge di Bilancio 2022: le misure che riguardan il Suolo pubblico per gli esercizi commerciali
Vengono pertanto prorogate fino al 31 marzo 2022, le seguenti misure:
- l’esonero dal pagamento del canone di cui all’articolo 1, c. 816 e seguenti, della legge n. 160/2019 per le imprese di pubblico esercizio, titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico;
- l’esonero dal pagamento del canone di cui all’articolo 1, c. 837 e seguenti, della legge n. 160/2019 per i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione temporanea del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche;
- le misure di semplificazione per la presentazione delle domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse: le domande sono presentate in via telematica all’ufficio competente dell’ente locale, con allegata la sola planimetria, in deroga al regolamento di cui DPR 160/2010, e senza applicazione dell’imposta di bollo di cui al DPR n. 642/1972;
- le misure di semplificazione per la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei titolari di pubblici esercizi, di strutture amovibili quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni: la posa in opera non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli artt. 21 e 146 del Codice dei beni culturali di cui al D.lgs n. 42/2004 ed è disapplicato il limite temporale di cui all’articolo 6, c. 1, lettera e-bis), del DPR n. 380/2001.
Per il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti da tale norma di esenzione, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, un fondo con una dotazione di 82,5 milioni di euro per l’anno 2022.
Alla ripartizione del fondo tra gli enti interessati si provvederà con uno o più decreti del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza Stato città ed autonomie locali, da adottare entro il 30 giugno 2022.
Fonte: articolo di Francesco Foglia