A causa dell’incremento di contagi e di pazienti in terapia intensiva, a partire da lunedì 13 dicembre, ci saranno nuove regioni in zona gialla. Vediamo quali sono.
Nuove regioni in zona gialla: in Italia stanno aumentando i contagi, con un incremento dei ricoveri e delle terapie intensive.
Come constatato dal monitoraggio dell’Iss (Istituto superiore di sanità), l’incidenza nazionale è aumentata rispetto alla scorsa settimana. Ad oggi, ci sono 176 contagi per 100mila abitanti (dati della settimana tra il 3 e il 9 dicembre 2021) contro i 155 contagi per 100mila abitanti della settimana tra il 26 novembre e il 2 dicembre 2021.
L’RT medio, calcolato sui casi sintomatici, invece, è pari a 1,18, in diminuzione rispetto a quello della scorsa settimana, che si attestava a 1,20, ma è comunque sopra la soglia epidemica.
Proprio per questo, si sta spingendo molto con la campagna vaccinale, per procedere con la terza dose e convincere gli indecisi.
Ad oggi, in Italia ci sono due regioni in zona gialla: il Friuli-Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano. Ma ci sono diversi cambiamenti in arrivo dal 13 dicembre.
Vediamo quali sono.
Quali saranno le nuove regioni in zona gialla?
Nonostante manchi l’ufficialità del Ministro della Salute Roberto Speranza, sembra quasi sicuro che la Calabria finirà nelle regioni in zona gialla.
La Calabria, infatti, ha superato le soglie di allerta della zona gialla e l’incidenza è di 119 casi ogni 100mila abitanti. Inoltre, la Calabria è anche la terz’ultima regione in Italia per numero di vaccinati: la regione presenta solo il 79,8% della popolazione over 12 immunizzata, contro una media nazionale dell’84,9%.
In dubbio anche la provincia autonoma di Trento, che è al 17% di posti letto occupati in area critica e al 14,9% per quanto riguarda i reparti ordinari.
Per il resto, il Friuli-Venezia Giulia rimarrà in zona gialla, poiché, nonostante i ricoveri siano in leggero calo, i numeri rimangono alti. Stessa cosa per la provincia autonoma di Bolzano, nella quale le terapie intensive sono al 18% e i ricoveri in area medica al 19%.
Quali sono le regioni che rischiano la zona gialla?
La zona gialla rimane un pericolo per altre regioni.
A partire da lunedì 20 dicembre, potrebbero passare in zona gialla le seguenti regioni: Trentino, Liguria, Veneto e Marche.
Le quattro regioni hanno superato la soglia d’allerta delle terapie intensive.
Il Presidente del Veneto Luca Zaia ha detto:
«Probabilmente entreremo di nuovo in zona gialla. Di per sé, il super green pass ci consente di vivere come prima tranne l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Il problema vero è la zona arancione, ma per il Veneto al momento non vedo rischi».
Sono sotto osservazione anche Lombardia e Lazio, che rischiano di passare in zona gialla, entro la fine dell’anno.
Cosa comporta la zona gialla e la situazione generale in Italia
Con l’introduzione del Super Green Pass, il passaggio in zona gialla avrà pochissimo impatto sulla vita dei cittadini. L’unico obbligo in più sarà quello di portare le mascherine all’aperto.
Per passare dalla zona bianca a quella gialla, occorre guardare l’incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti e la percentuale di posti letto occupati dai pazienti positivi al Covid-19, sia nelle terapie intensive (che deve superare il 10%) e sia nei posti letto di area medica (dove deve superare il 15%).
Nonostante il dilagare della variante Delta e l’aumento della variante Omicron, l’Italia, insieme a Spagna e Portogallo, sta resistendo al dilagare dei contagi che sta interessando l’Europa.
Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione e la terza dose, dopo un primo allarme per la possibile carenza di dosi, il generale Figliuolo, commissario per l’emergenza, ha annunciato l’arrivo di due milioni di dosi, nelle prossime settimane.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it