Con l’arrivo del freddo, i casi di Covid-19 stanno aumentando. Il Governo ipotizza alcune novità sul Green Pass per salvare il Natale. Vediamo quali sono.
Green Pass Natale: il tema delle feste natalizie rimane uno dei punti cruciali del Governo. Lo scorso anno, tutta l’Italia è stata in zona rossa durante i giorni di Natale, con coprifuoco e un limite di persone in casa.
Quest’anno, anche grazie ai vaccini, la situazione appare più distesa e gli esperti indicano che, almeno fino a metà dicembre, la maggior parte delle regioni resterà in zona bianca.
Allo stesso tempo, il Governo ipotizza alcuni cambiamenti per il Green Pass, per salvaguardare il Natale ed evitare un picco dei contagi. Vediamo quali sono.
Green Pass Natale: il quadro della situazione
Come detto anche dal Ministro della Salute Roberto Speranza, le sorti del prossimo Natale “dipenderanno da noi”. I giorni che ci separano al Natale saranno cruciali dal punto di vista dei contagi, che stanno già risalendo, a causa dell’inizio della quarta ondata, in contemporanea all’arrivo della stagione invernale.
L’aumento dei contagi è anche da imputare alla durata dell’efficacia del vaccino: dall’ultimo rapporto dell’Iss, è stato confermato che la protezione del vaccino si dimezza, a sei mesi dopo la seconda dose.
Lo scenario sarà quasi sicuramente molto diverso, rispetto a quello dello scorso anno: il Governo cercherà di evitare le chiusure del 2020, ma il sistema dei colori delle regioni rimarrà attivo, in caso di bisogno. Nonostante ciò, gli esperti escludono che, almeno fino al 15 dicembre, si torni a situazioni più gravi delle regioni gialle.
Il fisico Roberto Battison, il quale lo scorso anno individuò con esattezza l’inizio dell’ondata invernale, ha affermato:
«Fino a metà dicembre la maggior parte delle regioni resterà bianca. In ospedale avremo numeri simili tra vaccinati e non vaccinati, ma con rischi molto maggiori per i No vax».
Proprio per questo, si cercherà di correre ai ripari con la terza dose (e la seconda dose, per chi si è vaccinato in ritardo). Per quanto riguarda la terza dose, dal primo dicembre s’inizierà con la fascia dai 59 ai 40 anni. L’obiettivo è quello di procedere con la terza dose per tutti, già per l’inizio del nuovo anno.
Green Pass Natale: quali saranno le novità per la certificazione verde
La durata del Green Pass potrebbe ridursi, rispecchiando maggiormente le indicazioni scientifiche e quelle più politiche, come aveva già anticipato lo stesso Ministro Speranza, lo scorso 10 novembre.
Secondo le ipotesi, la durata dovrebbe diminuire dai 12 ai 9 mesi e con alcune variazioni sulle regole di accesso.
Il Governo punterà a spingere i cittadini a sottoporsi alla terza dose, ma tra le ipotesi si vocifera anche la probabilità di non tenere più conto dei tamponi rapidi, per poter ottenere il Green Pass, per quanto riguarda le attività ricreative e non quelle essenziali.
Perciò, per quanto riguarda il lavoro, le cose dovrebbero rimanere invariate. Una delle alternative proposte, altrimenti, sarebbe la riduzione della validità dei tamponi: i tamponi antigienici potrebbero avere una durata ridotta alle sole 24 ore, mentre il test molecolare potrebbe avere una durata di 48 ore.
Si rischiano nuovi lockdown?
Ad oggi, gli esperti non credono che ci sarà un tale peggioramento dei contagi, da riportare le regioni in zona arancione o rossa.
Per ora, la zona gialla prevede limitazioni sul numero dei posti a sedere per gli eventi sportivi e culturali, oltre che ai ristoranti.
Se i contagi aumenteranno, i sindaci e i governatori potranno imporre misure più restrittive: chiusure dei locali e zone rosse limitate.
Il trend è in salita, negli ultimi 14 giorni, ma la situazione non sembra preoccupare gli ospedali e le terapie intensive, soprattutto rispetto agli altri Stati europei, nei quali la situazione è molto più grave.
In Austria, è stato previsto il lockdown per i non vaccinati, i quali possono uscire di casa solo per andare a lavorare, per le emergenze o i servizi necessari. Un’alternativa che potrebbe essere presa in considerazione anche dal governo italiano, nel caso la situazione contagi si aggravi più del previsto. Ma per ora, si tratta di un’ipotesi molto lontana e non discussa.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Avete omesso di parlare dei green pass, che scadono a novembre, delle persone che si sono ammlalate e guarite dal Covid dopo una dose di vaccino. Chi darà loro il green pass?
Abbiamo un ministro della salute coadiuvato da un CTS a cui piace giocare a tombola… la copertura vaccinale quanto dura… 6 mesi, ma no 12…. figuriamoci… direi 9 come una gravidanza…io proporrei 8 mesi e 5 giorni, anzi no perchè… se questa è la serietà con la quale si danno i numeri e bene dire che sono 2 anni che avete terrorizato le persone con i numeri numeri di morti, ricoverati, guariti… è palese l’incompetenza che mostrate. Siete patetici
Favorevole alla legge Austriaca sui GreePass
Ritengo la stragrande maggioranza silenziosa degli italiani debba avere più libertà, rispetto ai pochi che hanno fatto scelte diverse. Equo può essere il sistema Austriaco.