Green pass, rientro in presenza e smart working: disponibile la mappa con lo schema di guida al rientro deliberato dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Ecco tutti i dettagli.
Con il decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, il Governo ha esteso a tutto il personale delle pubbliche amministrazioni l’obbligo di possedere e di esibire, per l’accesso al luogo di lavoro, la certificazione verde COVID-19 (il cosiddetto green pass), escludendo da tale obbligo i soli soggetti esentati dalla campagna vaccinale per motivi sanitari.
Estendendo l’obbligo della certificazione verde Covid-19 anche ai lavoratori del settore pubblico, il Governo incrementa l’efficacia delle misure di contrasto alla circolazione del virus e consente, tramite il rientro in presenza dei pubblici dipendenti, di incrementare l’efficienza delle pubbliche amministrazioni.
Si tratta di un passaggio indispensabile per sostenere le esigenze dei cittadini e delle imprese, in particolar modo di quelle impegnate nelle attività connesse all’attuazione del PNRR.
Le linee guida Brunetta-Speranza
In questo contesto, per fornire a tutte le pubbliche amministrazioni una cornice omogena di condotte e di risorse strumentali attraverso le quali dare piena attuazione al rientro in presenza, i Ministri Brunetta e Speranza stanno elaborando specifiche linee guida che saranno adottate dal Presidente del Consiglio dei Ministri ed emanate in tempo utile a consentire un ordinato rientro dei dipendenti pubblici.
In tale documento saranno indicati gli strumenti tecnologici necessari alla implementazione delle piattaforme digitali per la verifica del green pass e saranno fornite indicazioni procedurali per la gestione del personale, soprattutto in fase di prima attuazione dell’obbligo.
Il Dpcm per il ritorno in presenza
Il quadro sopra esposto ha posto, dunque, le premesse per superare l’utilizzo del lavoro agile quale strumento di contrasto al fenomeno epidemiologico e ha consentito al Governo di stabilire – con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e firmato il 23 settembre – che, a decorrere dal 15 ottobre 2021, la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni è soltanto quella svolta in presenza.
Si torna, pertanto, al regime previgente all’epidemia pandemica, disciplinato dalla legge 22 maggio 2017, n. 81, recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” (la legge Madia), così come modificata dai successivi provvedimenti normativi.
Il decreto ministeriale per definire le modalità del rientro
Per realizzare un ordinato rientro in ufficio dei pubblici dipendenti, le modalità saranno disciplinate da un decreto del Ministro della Pubblica amministrazione accompagnato da apposite linee guida.
Inoltre, per evitare di concentrare l’accesso al luogo di lavoro nella stessa fascia oraria o di ingolfare i trasporti pubblici nelle ore di punta, sarà consentita una più ampia flessibilità degli orari di ingresso e di uscita.
Il decreto stabilirà, inoltre, che nelle more della disciplina del lavoro agile da parte del Contratto collettivo nazionale, attualmente in fase di discussione tra Aran e organizzazioni sindacali, l’accesso a tale modalità di lavoro avverrà unicamente previa stipula dell’accordo individuale e subordinatamente all’esistenza delle seguenti condizioni:
- non deve in alcun modo pregiudicare o ridurre la fruizione dei servizi resi all’amministrazione a favore degli utenti;
- l’amministrazione deve disporre di una piattaforma digitale o di un cloud o comunque di strumenti tecnologici idonei a garantire la sicurezza delle comunicazioni tra lavoratore e amministrazione;
- deve aver previsto un piano di smaltimento degli arretrati e deve fornire al personale i devices necessari.
Il Piano integrato di attività e organizzazione
Queste modalità attuative confluiranno strutturalmente nella sezione del Piano integrato della pubblica amministrazione (PIAO, introdotto dal decreto legge n. 80/2021) destinata ad assorbire i contenuti dei piani organizzativi del lavoro agile (POLA) e che fornirà a tutte le pubbliche amministrazioni, a partire dal 31 gennaio 2022, uno strumento di semplificazione e di pianificazione delle attività e delle strategie da porre in essere.
Il contratto collettivo
Il quadro sopra delineato sarà completato, nel volgere di alcune settimane, dalla disciplina in materia di lavoro agile che Aran e sindacati stanno elaborando nell’ambito del tavolo contrattuale in corso e che, al momento, vede già discussi e approvati i seguenti temi: la definizione di lavoro agile; l’accesso; l’accordo individuale; relazioni sindacali; fasce di contattabilità e disconnessione; trattamento economico.
Green pass, rientro in presenza e smart working: la mappa della Funzione Pubblica
Qui di seguito trovate lo schema della Funzione Pubblica, tramite mappa infografica (clicca sull’immagine per ingrandire).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Non è con una maggiore flessibilità di ingressi e uscite che si risolvono i problemi dell’affollamento dei mezzi pubblici, del traffico e della produttività. Si doveva prevedere fin da subito un’estensione dello SW per le amministrazioni che avessero già implementato le tecnologie necessarie a svolgere le attività ordinarie in remoto. Ora invece torneremo tutti in ufficio a prescindere da quel che facciamo e da come lo facciamo. Con l’illusione che ora sì che i dipendenti pubblici lavoreranno. Hahaha, chi prima non lavorava continuerà a non lavorare e chi lavorava lo farà meno di quanto ha lavorato in quest’anno e mezzo… Read more »
Durante l’emergenza pare avessero scoperto l’america… Tutto era così perfetto che sarebbe stata la modalità normale del lavoro. Poi arriva “zorro” brunetta che fa rie tirare i pubblici il 15 ottobre ma i privati restano al 31/12(poi si dice che c’è l’ha col pubblico impiego). Capisco che ogni realtà non sono in grado di giudicarla ma io che lavoro all INAIL abbiamo lavorato tutti meglio, più velocemwnte(anche con ausili apparentemente stupidi tipo WhatsApp). Se una azienda chiede via mail il giorno dopo si fa, se dimentica un documento in presenza deve andare a casa A prenderlo, se è “on line”… Read more »
concordo pienamente
Concordo, io lavoro in ARPA Lombardia e siamo più digitalizzati di molte aziende private. Dopo 20 giorni di lockdown tutto il personale era in gradi di lavoare da remoto con PC VPN e servizi digitali (1000 persone). Sono 10 anni che investiao in digitalizzazione. Come al solito invece di premiare chi intraprende percorsi virtuosi vine penalizzato
Mi spiace ci sia gente che ancora non abbia compreso la pericolosità di trasmettere il virus anche se vaccinati…….
Dove lavori per scrivere tali castronerie
Sei uno di quei dirigenti che si sentono realizzati quando hanno l’ufficio pieno di subordinati ai quali impartire ordini e se ne infischiano dell’efficienza e del benessere delle persone? O sei un barista rancoroso? Nel mio caso, tornare in presenza e viaggiare 5ORE5 al giorno (quando mi va bene): pregiudica la mia già precaria salute fisica e mentale (si riparte con fisioterapia e analisi per combattere lo stress, euuiua!!1!1), mi demotiva profondamente, mi costringe a sentire le chiacchiere inutili dei colleghi che vengono in ufficio solo a far presenza (chi controlla quello che fai in ufficio?) e mi disturbano durante… Read more »
Quindi il virus?
Non c’è più?
Siamo ancora in “emergenza” (con le T. I. sotto al 10% di occupazione, praticamente vuote) ma d’altronde era previsto che lo SW potesse cessare prima dello stato di emergenza, una cosa senza logica ma forse la minore tra tutte quelle viste finora.
Un piccolo appunto che può essere utile a qualcuno:
IL DATORE DI LAVORO NON PUÒ CONOSCERE LO STATO VACCINALE DEI DIPENDENTI
Non sono per niente d’accordo sul fatto che il provvedimento agisca su ogni tipologia di lavoro. È dimostrato che non tutti gli enti pubblici hanno contatto con il pubblico e che taluni lavori sono ben più proficui se svolti da remoto. Penso anche ai progetti del PNRR che hanno bisogno di massima concentrazione. Inoltre istituire la soglia del 15 per cento è assolutamente inutile, significa lasciare in smart 1 giorno a settimana il lavoratore e questo non può senza dubbio produrre risultati eccellenti. Basti pensare al solo fatto che il dipendente dovrà anche portare pratiche cartacee a casa. Inoltre come… Read more »
Concluso facendo notare ai Ministri di questo Governo che il problema NON È LA SICUREZZA NEGLI UFFICI MA COME I LAVORATORI CI ARRIVANO AGLI UFFICI,in mezzo pubblici strapieni. Ancora una volta si hanno sottesi obiettivi non dichiarati, però oramai ce ne siamo resi conto tutti e non vogliamo essere strumenti di interessi di pochi.
il rientro serve solo per quei servizi che necessitano di un incontro personale tra cittadini e funzionari, non sostituibile con un confronto digitale anche per assenza degli strumenti informatici necessari. per tutti gli altri è solo un passo indietro verso un nuovo pericoloso aggravamento dell’inquinamento, del traffico, del carico dei mezzi pubblici di trasporto, della spesa pubblica collegata a buoni pasto, locazioni, utenze, straordinari, della digitalizzazione dei processi ecc.. del tutto in contrasto con il progresso, la transizione digitale, la difesa ambientale e la conciliazione famiglia-lavoro che il resto del governo propugna come obiettivo prioritario. la mano destra che disfa… Read more »
Giuste osservazioni, si torna indietro come sempre quando qualcosa funziona, solo per stabilire un rapporto di controllo inutile
mai fatto S.W. che per la mia tipologia di lavoro è impossibile. E so che molti ne hanno approfittato per non lavorare, neppure rispondevano al telefono o peggio: ho assistito da telefono ad una doccia e al preparare il pranzo, lasciata in sospeso senza una parola , quindi sia i cittadini che noi in presenza abbiamo avuto problemi. Nemmeno abbastanza furbi da fare almeno il minimo ed anche quelli che non avrebbero potuto per un anno non si sono più visti. Inoltre lo S.W. non si improvvisa, se i dati sono tutti sul cartaceo in ufficio, a casa che fai?… Read more »
E i molti che hanno lavorato tanto ma tanto di più in sw? sia in termini di tempo che di risultato? Dovrò passare ore e ore su mezzi pubblici stracolmi (dove non chiedono il grenn pass) per fare, in ufficio, cose che posso fare molto meglio e prima da casa, disturbato da chi viene in ufficio ad accumulare straordinari e passa 3-4 ore al giorno a chiacchierare del nulla. Ma tanto se li chiami rispondono al telefono, basta questo, no?
Brunetta, come dire, si torna indietro, come quei datori di lavoro che vedono di buon occhio coloro che rimangono a lavoro fino a tardi a prescindere dalla relativa efficacia e meno coloro che meglio organizzati svolgono il loro lavoro in minor tempo, queste sono visioni arcaiche che non vanno più bene nel mondo di oggi, come ha detto qualcuno, chi lavora non ha bisogno di essere fisicamente in ufficio, sottinteso che non tutti i lavori possono essere eseguiti in SW. Peccato, la pandemia ci aveva stimolato una modalità già prevista ma che risultava dormiente, perso un occasione
Pazzesco il balzo indietro deciso da quel soggetto ben noto e complessato. Lo smart working ha palesemente dimostrato come il lavoro possa essere svolto con le medesime modalità dell’ufficio ma senza impattare sul traffico e mezzi pubblici quindi contenendo non poco l’inquinamento e finanche il nervosismo offrendo anche la possibilità di conciliare molto meglio le esigenze individuali come può essere il badare ai propri figli o persone anziane. Il dato che è subito emerso è il grande risparmio da parte del datore di lavoro che ha ridotto drasticamente le spese di energia. Se in qualche circostanza le prestazioni lavorative non… Read more »
Io non sono d’accordo fin tanto che vige l’emergenza COVID. Io lavoro a 70 km da casa. Se rientro con flessibilità oraria, ad es. alle 10 del mattino devo uscire alle 20,30 la sera cioè essere di ritorno a casa alle 22! Altra cosa: i mezzi pubblici ammettono il 50% della presenza di utilizzatori. L’altro 50% che fa? E’ dotato di ali per raggiungere il posto di lavoro. Ritengo che finchè vigono controlli e restrizioni, giustissime per carità, per l’emergenza COVID la gestione del rientro in totale presenza sia un’assurdità che poteva volere solo Brunetta!
Sono nella tua stessa situazione. 50% sui mezzi pubblici? siamo già all’80%, il che vuol dire “solo posti a sedere”
Flessibilità di ingressi e uscite? Quindi io che impiego 5 ore tra andata e ritorno (alzandomi alle 4.45) se dovessi entrare più tardi, a che ora tornerei a casa???
E non suggeritemi di trasferirmi a Roma