Il Ministro Brunetta spinge per il ritorno in presenza per i dipendenti pubblici. Vediamo le ultime news sullo stop dello smart working nella PA.
Stop smart working nella PA: il Ministro Brunetta vuole il ritorno in presenza per i dipendenti pubblici e punta allo stop dello smart working.
Vediamo le ultime novità in merito.
Stop smart working nella PA: ecco tutto ciò che sappiamo
Nei giorni scorsi, il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha espresso la volontà di riportare i dipendenti pubblici in presenza e tagliare sullo smart working.
Sicuramente lo smart working è stato una soluzione ottimale nei primi tempi della pandemia da Covid-19, riuscendo a garantire i servizi, pur preservando la sicurezza dei dipendenti.
Ma, al momento, l’Italia sta avendo una crescita economica, grazie anche alla presenza del superbonus 110%. Ma le domande ricevute dovranno essere gestite in presenza e non in remoto, sempre a detta del Ministro.
Da settembre tornerà la didattica in presenza anche nelle scuole e nelle università, con l’obbligo di possesso del Green Pass, per questo si auspica un “ritorno alla normalità”, proprio dalla fine del mese di settembre.
Inoltre, un recente studio in campo economico, ha determinato che un eventuale ritorno in presenza potrebbe valere il 2% di PIL. Un aumento del genere che gioverebbe sicuramente all’economia del nostro Paese.
Stop smart working nella PA: ecco il piano per la fine di settembre
Il Ministro Renato Brunetta, all’ultimo Festival dei Sensi che si è tenuto in provincia di Brindisi nei giorni scorsi, ha affermato di essere a lavoro su un nuovo piano che riporterebbe i dipendenti pubblici in presenza, già dalla fine del mese di settembre.
Il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha parlato in in video di smart working nella PA, declinando i termini futuri.
Nel report di Mazziero Research, società che si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione, leggiamo che:
“Un rientro dallo smart working contribuirebbe al ritorno alla normalità e fornirebbe una spinta a settori che ancora non hanno avuto modo di recuperare pienamente come ristorazione collettiva, caffetteria, abbigliamento e altre attività indotte che consentirebbero di far crescere ulteriormente il Pil di circa il 2% su base annua (stima approssimativa dopo 12 mesi dal rientro)”.
Nel DL Riaperture dello scorso aprile, convertito in legge a giugno, c’era stata la proroga dello smart working fino a fine dicembre 2021.
Le PA, infatti, possono operare in maniera agile fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi, fino e non oltre al 31 dicembre 2021.
Il rientro in presenza riporterebbe sul tavolo di discussione l’obbligatorietà del Green Pass per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, di cui si discuteva in questi giorni. La questione, inoltre, sarà strettamente dipendente al proseguimento della campagna vaccinale e ai numeri che raggiungeremo in autunno.
Anche nelle aziende private, intanto, si potrebbe pianificare il rientro dopo la fine del periodo estivo, ma sono tanti i nodi da sciogliere. Si va verso il modello misto, ossia il mix tra giorni di lavoro in ufficio, dunque in presenza e giorni di lavoro agile.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Solo in America queste cose funzionano … Da noi si pensa sempre che la gente che lavora da casa è nulla facente…questo Smart working specialmente x.una.mamma con figli piccoli , stare a casa accudirli se stanno male, e allo stesso tempo lavorare da casa … è stato perfetto Invece di prendere ferie o malattie e lasciare.i colleghi soli a fare il tuo lavoro… Le cose venivano fatte in trq la mattina alle 8 già si era operativi sulla propria postazione , invece di passare 1 o più ore in mezzo al traffico per arrivare a lavoro specialmente come.me che dista… Read more »
Quella di Brunetta è una concezione ottocentesca dell’organizzazione del Lavoro. I mezzi tecnici, se usati bene, pienamente e con consapevolezza, consentono in tutta tranquillità di svolgere il proprio lavoro da remoto con piena soddisfazione degli enti e dei cittadini. Purtroppo, poltre che vetusta, quella di Brunetta è una visione che tradisce una concezione da nulla facenti dei lavoratori pubblici (vedi tornelli e impronte digitali). Quello che omette (volutamente) di considerare è che la P.A. non è entrata nel terzo millennio. Ancora troppa carta, dipendenti e soprattutto dirigenti poco avvezzi alle nuove tecnologie. Inoltre aggiungo che il modello basato sul lavoro… Read more »
Vogliono spingere i bar e la ristorazione in generale perché secondo la loro miope visione chi è in modalità di lavoro agile non mangia a mensa e non consuma nei Bar, secondo la già consolidata ottica del consumismo a tutti i costi. Quindi a mio modesto parere non importa una maggiore qualità della vita e un riprendere i propri spazi ma preoccupa più la ripresa economica in senso stretto . Chi ora ci Governa ha già governato e fallito e ora si permette di indirizzare il cambiamento in atto verso un consolidamento delle logiche di capitalismo e in netto contrasto… Read more »
concordo pienamente
Concordo pienamente! Relegare lo smart working ad un ruolo residuale significa ignorare la possibilità di conciliazione vita lavoro di cui spesso ci si riempie la bocca, significa ignorare il fatto che lavoratori come me e come tanti, magari non preposti al contatto diretto con l’ utenza , pur di soccorrere gli utenti in difficoltà hanno usato, senza esitazione, strumenti come teamviewer in qualsiasi momento della giornata, hanno usato le videochiamate per poter creare un rapporto visivo e di concreto aiuto con chi fosse in difficoltà, hanno risposto alle mail alle 23.00 e scaricato verbali in tempo reale. Bene vogliamo ignorare… Read more »
Condivido in pieno. Aggiungo io che la parte politica che si è schierata giustamente a favore del lavoro agile ( vedi PD e soprattutto Cinque stelle) sono al momento un po’ in stand by nei confronti di questo signore ( mi riferisco a Brunetta) e gli lasciano fare il bello e il cattivo tempo (perfino quello di rimangiarsi quello che aveva concordato con le parti sociali vedi l’accordo di marzo vedi la costituzione del comitato di osservazione sullo Smart working dove dichiarava che lo smart working era stato senz’altro una tra le innovazioni più di successo degli ultimi anni della… Read more »
caro brunetta al ristorante in pausa pranzo continueró a non andare con maggior convinzione di prima per dimostrare che non faccio e non voglio far aumentare il pil come intendi tu ma se faceste continuare lo smart quanto meno su base volontaria sono certo che i lavoratori stessi saranno piu kotivati a far fi piu e meglio perche meno stressati! fatti due conti genio!!!!!
Brava Valeria! Condivido pienamente quello che hai scritto…anch’ io mi trovo nella tua stessa situazione lavorando in un ufficio a 50 km da casa, avendo 2 figli e i genitori anziani…Il problema è che ci governano politici che non hanno mai lavorato in vita loro, hanno solo vissuto di chiacchiere (=politica) e non si sono mai occupati dei figli e dei loro genitori ( xché ci pensavano le mogli o le badanti…). L’Italia ha bisogno di ministro giovani( come la Dadone)…che possono comprendere i problemi delle persone che lavorano…e hanno famiglia…
Condivido la tua opinione sulla Daidone. In assoluto la migliore ministra che abbiamo avuto nell’ ultimo decennio.
Generalizzare è sempre sbagliato. L’inefficienza della pubblica amministrazione che già prima del covid era un dato di fatto, con il covid é cresciuta esponenzialmente anche a causa dei fannulloni. E glielo dice una libera professionista che non ha mai fatto smart working in questo anno e mezzo, che ha avuto delle perdite economiche al contratto della pubblica amministrazione che non ha perso un euro e che ha i suoi stessi problemi con figli, distanza dal lavoro. Per cui ritengo che per una maggiore efficienza ed equità tutti debbano lavorare in presenza, senza alcuno sconto. Ritengo che il mio pensiero sia… Read more »
Anch’io sono convinto che il lavoro agile verrà mantenuto e diventerà una modalità strutturale di prestazione lavorativa. I vantaggi per le aziende e la p. A. Sono notevoli e di tutta evidenza, basti pensare banalmente all’abbattimento dei costi di gestione del personale e al mantenimento delle strutture(ad es buoni pasto, bollette luce, telefono, pulizie, carta igienica?, ecc ECC). Questi annunci ed esternazioni rientrano in quel linguaggio politichese di ammiccamento per ottenere il più ampio consenso…..nel caso di specie dei baristi e dei commercianti. I problemi nel p. i ci sono e sono imputabili ad una politica che nn sa fare… Read more »
Lei evidentemente non ha capito i termini della questione. Analizzo le sue frasi: Per cui ritengo che per una maggiore efficienza ed equità tutti debbano lavorare in presenza, senza alcuno sconto. Lavorare da remoto non rappresenta alcuno sconto, semmai vi sono dei costi che vengono sostenuti dal dipendente che deve provvedere al collegamento internet e alle spese di corrente e riscaldamento (salvo improbabili contributi). Inoltre i carichi di lavoro sono i medesimi se non maggiori, visto e considerato che spesso si sfora dal normale orario di lavoro e si è raggiungibili ad ogni ora. Ritengo che il mio pensiero sia… Read more »
Sono dipendente privata e credo che lo smart working debba essere mantenuto per tutti i motivi citati sopra e anche di più. Invece di dire ‘fai quello che facevi prima’ (che sia da casa o in presenza) si dovrebbe cercare di aprire la strada a nuovi modelli di lavoro perche’ il lavoro a distanza ha dimostrato di essere mediamente inaspettatamente molto efficace (personalmente ho colloquiato più efficacemente con le aziende, anche della PA virtualmente in questo anno che in presenza prima della pandemia) e molto piu’ sostenibile. Il nuovo modello deve prendere in considerazione chi prima si occupava di mense… Read more »
La scelta relativamente alla organizzazione del lavoro in forma agile o in presenza deve essere condotta considerando la tipologia di attività cui il dipendente/collaboratore pubblico attende. Allorquando queste attività non coinvolgano il pubblico ma richiedano il raggiungimento di obiettivi misurabili in altro modo (quantita/qualità), non è necessario affrontare viaggi e traffico ogni gionro e soprattutto occupare “spazi in ufficio”. Naturalmente questo richiede una analisi delle attività e la pianificazione di una adeguata organizzazione. In qualità di dirigente, nella mia esperienza degli ultimi diciotto mesi, posso certificare che svolgendo l’attività lavorativa in forma agile le mie strutture ( 51 persone) hanno/abbiamo… Read more »
A proposito delle alte valutazioni economiche, sottese alla revoca del lavoro agile, mi permetto di avanzare una modesta proposta di swifteniana memoria: 1)obbligare i lavoratori in Smart working a consumare almeno tre caffè al giorno nei bar in prossimità del luogo di residenza 2) costringere gli stessi ad acquistare almeno un paio di calze, una mutanda, una maglietta, una camicia, un abito, un maglione, 1 cravatta, un paio di scarpe, una borsa, una boccetta di profumo, sapone da barba, saponette, dentifricio e quanto necessario per la cura della persona da individuare con apposito D. M. del Ministero della P. A.… Read more »
Brunetta non conosce minimamente come funzionano le piccole realtà locali.
Lui è a Roma ed ha sempre avuto un disprezzo per i dipendenti pubblici.
Deve spiegare cosa ci azzecca il lavoro agile con il superbonus 110% ed il Pnrr ma andasse a fare un altro mestiere.
?
Quella di Brunetta non è una “concezione”, in quanto di “concettuale” nel suo agire non c’è assolutamente nulla!!! Vado con ordine : innanzitutto sappiamo tutti che Brunetta viene dalla scuola della TV commerciale, e quindi la sua “concezione” della società, del lavoro, dell’agire umano sarà sempre e comunque basata principalmente se non esclusivamente su un fondamento di tipo pubblicitario e di pura comunicazione. Brunetta, nel momento in cui “pensa” qualsiasi cosa non si cura assolutamente se tale cosa ha un fondamento reale, una consistenza concreta, un rapporto causa effetto basato su realtà di fatto. Inoltre Brunetta conosce benissimo quale “immagine”… Read more »
Brunetta come prima cosa deve accendere dei lumini alla Madonna sperando che il suo amico ex Cavaliere stia sempre bene, altrimenti lui sparisce come il fumo di una sigaretta….
Comunque io penso che non sia neanche capace di accendere il computer per avere questo disprezzo e vecchie concezioni, speriamo che cambi il Governo così lui è vecchio e non lo mettono più, poi è frustrato perché è basso… Cossiga lo definì nano libidinoso!
era ora!!!! è vergognoso che nel mio Comune, per parlare con un ufficio si debba prima prendere un appuntamento telefonico per poter prendere un altro appuntamento per andare in ufficio! VERGOGNA
ANDAREBBERO POTTENZIANTI ANCHE I MEZZI DI SUPPORTO PER I GENITORI CON FIGLI! ALTRIMENTI COLASSA TUTTO IL SISTEMA!
A scuola ci dovresti tornare anche tu insieme a tuo figlio per imparare a scrivere!
Ma questo dove vive? Nel privato vogliono prorogare lo smart working perché hanno verificato che le aziende risparmiano e la produttività aumenta… E lui vuol fare rientrare i dipendenti pubblici?
Brunetta é l emblema dell’italietta che vuol far finta di saper stare al passo con il resto dell’europa sul tema del lavoro. Lo smart working rappresenta forse l’unica nota positiva tra una serie di processi distruttivi generati dalla recente pandemia. Invece di premere l’accelleratore sulla digitalizzazione delle imprese e la remotizzazione del lavoro per consentire una miglior qualita della vita alle persone si mette il freno da un processo che per quanto si possa tentare di rallentare è ormai irreversibile e imprescindibile. Si continua a parlare di tutela dell ambiente,smart greed, verde qui verde le…poi costringono le persone a recarsi… Read more »