Dal 6 Agosto sono cambiate le regole per accedere nei luoghi della cultura e negli spazi dedicati alle attività culturali.
Al via “La Cultura con il Green Pass” la campagna digitale del Ministero della Cultura “per tornare a vivere la cultura in sicurezza”.
A partire dal 6 agosto, cambiano le regole per accedere nei luoghi della cultura; come stabilito dal decreto legge 6 Agosto 2021 n. 111 recante “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attivita’ scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”, l’ingresso nei musei, mostre, archivi, biblioteche, cinema, teatri, concerti e live all’aperto sarà infatti consentito previa esibizione del Green Pass che comprovi l’inoculazione almeno della prima dose vaccinale.
In alternativa al Green Pass, sarà necessario esibire:
- un certificato che attesti la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi);
- o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico rapido con al virus Sars-CoV-2 (validità 48 ore).
Tali disposizioni non verranno applicate ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.
L’accesso nei musei e luoghi della cultura rimane comunque contingentato, con obbligo di mascherina e previa misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani, come da obblighi di legge.
Nei musei in particolare, potrà essere necessaria la prenotazione per le visite durante il fine settimana; si consiglia pertanto di verificare sul sito o sui canali social dei musei le informazioni sulle modalità di accesso.
Le reazioni all’obbligo del Green Pass
Il mondo della cultura dunque si adegua al decreto legge, anche perché in Italia quasi tutti i musei hanno riaperto da tempo. I direttori si dichiarano pronti ad affrontare le difficoltà che si potranno verificare, ma temono soprattutto un ulteriore calo dei visitatori, a causa dell’obbligo imposto dal Governo.
Queste novità sono affrontate con una campagna di comunicazione, partita dal MIC. La campagna è stata attuata soprattutto sui social, a cui hanno fatto eco anche le varie istituzioni culturali sui propri profili. Molte sono state fin da subito le reazioni polemiche da parte dei No-Vax, che hanno risposto con commenti rabbiosi ed insulti, come è successo nei confronti del Museo Egizio di Torino.
Il Green Pass e i lavoratori della cultura
Nel frattempo il Governo è impegnato a definire con maggiore precisione l’ambito di applicazione delle nuove normative sulla certificazione verde, poichè si pongono diverse questioni in proposito.
Da più parti giunge ad esempio il seguente quesito: se i fruitori di un ambiente sono obbligati ad avere il green pass, come si può esonerare il personale che lavora in quello stesso ambiente?
Come per gli insegnanti e gli operatori della ristorazione, infatti, la vaccinazione potrebbe diventare obbligatoria anche per tutti i lavoratori del mondo della cultura.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Non saranno solo i direttori dei musei a vedere un calo dei visitatori, e non solo a causa di cosiddetti “novax”, ma perché ci sono persone cui non piace andare da solo al cinema, in trattoria, al museo, e via dicendo, e altre che, per motivi vari, non possono avere il bollino verde. Chi ha provato ad avere l’esenzione, capirà a cosa mi riferisco. Qui, invece, non se ne parla
Un posto frequentato da persone non vaccinate non è di mio gradimento ed evito di andarci. Ai musei e in tutte le attività per le quali è richiesto il green pass mi sento sicuro e protetto. Tutti i miei amici sono vaccinati. Gli altri semplicemente non sono miei amici.