I cani guida per non vedenti sono una risorsa indispensabile per la società. Vediamo cosa fanno nello specifico, come ottenerne uno e cosa dice la legge al riguardo.
I cani guida per non vedenti rientrano nella categoria dei “cani da assistenza” e sono utilizzati per l’aiuto e il sostegno degli individui affetti da cecità o dalle persone ipovedenti.
Si tratta, quindi, di un grande aiuto per chi non può muoversi in completa autonomia per le strade, oltre ad essere un’enorme risorsa per la comunità.
Vediamo allora cosa fanno i cani guida per non vedenti nello specifico, come richiederne uno e quali sono le leggi che li riguardano.
Cani guida per non vedenti: cosa fanno
I cani guida per non vedenti si occupano dell’incolumità delle persone che accompagnano, ovvero individui affetti da cecità o ipovedenti. Grazie all’aiuto dei cani, gli assistiti riusciranno ad evitare gli ostacoli, come attraversamenti pedonali, scalini, pali e porte, assicurandosi continuamente che il padrone non si faccia male.
I cani guida sono una realtà piuttosto radicata nella società: le prime testimonianze, infatti, risalgono addirittura al XVI secolo. Ma la prima scuola di addestramento per cani guida fu fondata in Germania durante la Prima guerra mondiale, proprio per aiutare i veterani di guerra, rimasti ciechi durante il conflitto.
Le razze più adatte per i cani guida sono il Golden Retriever, il Labrador e il Pastore tedesco. Tuttavia, ultimamente vengono usate altre razze, come il Border Collie, l’Australian Shepard, il Dobermann e il Cane Pastore Scozzese.
Oltre all’assistenza per i movimenti, molti studi confermano come il possedere un animale (specialmente un cane guida per non vedenti) possa portare effetti positivi sul piano psicologico, sociologico e fisiologico.
I cani guida aiutano gli individui non vedenti ad avere una maggiore sicurezza e fiducia, grazie al loro aiuto nell’affrontare gli ostacoli della vita quotidiana. Inoltre, sono essenziali anche dal punto di vista psicologico, regalando benessere e una notevole riduzione dello stress quotidiano.
Cani guida per non vedenti: come ottenerne uno
Per chi non è vedente o è ipovedente, un cane guida è una risorsa preziosa, sia negli ambienti interni che in quelli esterni. I cani guida per non vedenti sono addestrati per far evitare al proprio padrone gli ostacoli e tutto ciò che potrebbe metterlo in pericolo.
Ma come possiamo ottenerne uno?
Innanzitutto, per poter avere un cane guida, c’è bisogno di una dichiarazione del medico che provi la cecità del richiedente.
Poi, bisogna fare una richiesta ad uno dei centri di addestramento per cani per non vedenti presenti nella propria regione di residenza. Presso il centro, il richiedente potrà avere un primo contatto col cane ed eventualmente iniziare un periodo di prova.
Ci sarà, poi, bisogno di compilare un modulo apposito coi seguenti dati:
- Dati personali;
- Eventuale frequenza ad una scuola per non vedenti ed eventuale capacità di leggere la scrittura Braille;
- Dichiarare di aver avuto o meno altri cani guida in passato;
- Allegare le certificazioni che attestino la presenza e il livello del proprio handicap.
Inoltre, il richiedente dovrà riservare una sistemazione idonea al cane guida, oltre alla volontà di prendersi cura di lui.
Se viene accettata la richiesta, inizierà il periodo di prova, nel quale il cane sarà affiancato da un addestratore professionista, per il tempo necessario che si stringa un legame tra il padrone e il cane.
Se il periodo di prova ha un esito positivo, si può procedere con la richiesta ufficiale di possesso del cane guida.
È importante ricordare che un cane guida per non vedenti è completamente gratuito e viene fornito dai centri di addestramento appositi. Gli unici costi da sostenere sono quelli del suo mantenimento (cibo, igiene e spese veterinarie).
Cani guida per non vedenti: quali sono le leggi in merito
In Italia, i cani guida per non vedenti possono accedere in qualsiasi luogo.
La legge in merito è la n.37 del 14 febbraio 1974 che stabilisce proprio la libertà di accesso del cane guida in qualsiasi esercizio aperto al pubblico, compresa la spiaggia.
Inoltre, il cane è esonerato dall’obbligo di portare la museruola (a meno che non sia richiesto in una data situazione), mentre il padrone è esentato dall’obbligo di portare con sé la paletta e i sacchetti per le deiezioni.
Sempre secondo la legge, i cani guida per non vedenti sono esonerati dal pagamento del biglietto sui mezzi pubblici e possono accompagnare il padrone anche su treni, traghetti e aerei, sia in Italia che all’estero.
Ci sono anche delle sanzioni per chi non permette ai cani guida per non vedenti l’accesso nei luoghi pubblici. Le multe possono andare dai 500 ai 2500 euro.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Molto chiaro e esauriente. Grazie.