percettori-reddito-di-cittadinanza-in-ausilio-ai-dipendenti-comunaliLa risposta ad un quesito in materia di Finanziamenti e Agevolazioni, nello specifico sull’utilizzo di percettori del Reddito di Cittadinanza in ausilio ai Dipendenti Comunali, a cura del Dottor Andrea Bufarale.


Questa Regione sta valutando l’opportunità di avviare un progetto di pubblica utilità comune (PUC) che preveda l’utilizzo di percettori del reddito di cittadinanza in attività di collaborazione ed ausilio ai dipendenti comunali anche nelle attività quotidiane di front office. Alla luce della normativa vigente, vorremmo sapere se sia consentito.

a cura di Andrea Bufarale

Utilizzo di percettori del Reddito di Cittadinanza in ausilio ai Dipendenti Comunali

Per analizzare e rispondere alla richiesta pervenuta occorre innanzitutto esaminare il comma 15 dell’art. 4, D.L. 28 gennaio 2019 n. 4 che ha istituito il c.d. “reddito di cittadinanza“.

Tale assunto infatti prevede che la partecipazione dei beneficiari del reddito di cittadinanza ai c.d. PUC richiede la coerenza della prestazione richiesta con le competenze professionali del beneficiario e con quelle acquisite in ambito formale, non formale e informale, nonché in base agli interessi e alle propensioni.

Il successivo D.M. 22 ottobre 2019 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, con riguardo all’istituzione di tali progetti nell’ambito dell’organizzazione e delle attività istituzionali degli enti coinvolti, ha previsto che:

“i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di empowerment delle persone coinvolte. A tal riguardo le attività previste nei PUC devono intendersi evidentemente complementari, a supporto e integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti”.

Sulla scorta di quanto detto, riteniamo come le eventuali mansioni richieste ai percettori del Rdc, in riferimento a quanto segnalato ovvero al supporto da dare ai dipendenti comunali anche in attività di c.d. front office, siano ammissibili nella misura in cui vengono considerate a supporto e integrazione rispetto ai compiti ordinariamente e istituzionalmente svolti dalle amministrazioni pubbliche, sempre che vi sia coerenza con le competenze professionali, gli interessi e le propensioni del beneficiario del reddito di cittadinanza.

 


Fonte: articolo di Andrea Bufarale [tratto da risponde.leggiditalia.it]