Segretari Comunali: esistono orari di lavoro minimi o massimi? A fare chiarezza sull’argomento è un recente orientamento applicativo dell’ARAN.
L’ARAN ha risposto al seguente quesito con l’Orientamento applicativo AF9 che pubblichiamo:
In base all’art. 13 del CCNL 17.12.2020, per i Segretari comunali e provinciali può essere considerato esistente un orario lavorativo minimo d’obbligo e lo stesso può essere considerato pari a 36 ore settimanali?
Scopriamo quali sono le indicazioni fornite dall’Agenzia.
Segretari Comunali: esistono orari di lavoro minimi o massimi?
Ecco la risposta. In pratica, la disciplina di cui all’art. 13 del CCNL del 17 dicembre 2020 prevede espressamente che:
“Il dirigente, i dirigenti amministrativi, tecnici e professionali ed il segretario, assicurano la propria presenza giornaliera in servizio ed adeguano la propria prestazione lavorativa alle esigenze dell’organizzazione ed all’espletamento dell’incarico svolto nonché a quelle connesse con la corretta gestione ed il necessario coordinamento delle risorse umane”.
Tale regola è espressione di un canone generale che informa l’intera disciplina del nuovo CCNL in materia di durata e di sospensione della prestazione lavorativa dei dirigenti destinatari dello stesso.
In base a questo canone il Segretario, pur essendo autonomo nella gestione del suo tempo di lavoro, deve:
- coordinare tale autonomia con le esigenze dell’organizzazione in cui è inserito
- ed al quale consegue anche il dovere di assicurare una congrua durata della sua prestazione lavorativa.
In tale prospettiva, la disciplina contrattuale non prevede alcuna quantificazione complessiva dell’orario di lavoro del segretario e nemmeno la definizione di un limite massimo di durata delle prestazioni lavorative dovute.
Segretari Comunali e sedi convenzionate: nuovo Decreto in Gazzetta Ufficiale.
Il testo del documento ARAN
A questo link potete consultare il testo completo dell’Orientamento applicativo AF9.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Sono anch’essi dipendenti e dunque da cosa evincono che per loro le ore minime non esistono? Sono infatti definiti dipendenti e non prestatori d’opera occasionale.
Paghe immense rispetto a chi lavora, spesso non pari alle capacità ed al tempo dedicato o all’utilità, e possono pure fare ciò che vogliono? Ah, però. Cioè, lo so che è così, ma pensavo ogni tanto qualcosa di giusto si riuscisse a trovare in questo Paese. Che so, una regolina, se non una legge.
Cara signora Antonella, se ne ha i titoli e le capacità, provi a sostenere e vincere il concorso da Segretario comunale. Poi, dopo aver sostenuto un corso, un tirocinio ed un esame finale, entro in servizio e faccia tutto quello che fa un Segretario, soprattutto in un ente piccolo. Si studi tutte le novità e le leggi (ogni giorno cambia qualcosa), si porti anche il lavoro a casa e, soprattutto, si prenda le responsabilità che ha un Segretario (civili, penali, contabili) per tutto quello che firma. finita la demagogia, magari ne riparliamo. p.s. I dirigenti non hanno vincoli d’orario, sono… Leggi il resto »
alla gentilissima Antonella che si dice così scandalizzata,
e supponendo sia un dipendente pubblico, suggerisco che alle
8 pensi a lavorare invece di porsi problemi sull’assetto dei Segretari
che sono normati abbastanza in modo definito.
e vale anche se (come suppongo) fa smart working.
In sostanza: pensi a fare in modo dignitoso il suo lavoro, che è meglio.