Quattrocento bambini di 15 scuole degli istituti comprensivi di Capannori (LU), da quelle dell’infanzia fino alle secondarie di primo grado, diventeranno dei piccoli agricoltori coltivando prodotti tipici locali. Nei terreni all’aperto dei plessi scolastici è tutto pronto per iniziare la semina. Un’esperienza, questa, che permetterà agli studenti di scoprire le biodiversità e meglio conoscere tematiche quali il rispetto dell’ambiente e delle sue risorse, a cominciare dall’acqua.

Tutto questo sarà possibile grazie al progetto “Orto in condotta”, promosso da Slow Food nazionale, che a Capannori è reso possibile grazie alla collaborazione tra Comune, Slow Food Lucca-Compitese-Orti Lucchesi, Istituti comprensivi e l’associazione “Scuola ti voglio bene comune”. Conclusi i corsi di aggiornamento per oltre 40 insegnanti, adesso ci si appresta a dare il via alla fase operativa.

Mercoledì mattina l’assessore alle politiche educative, Lara Pizza,  Marino Lencioni e Paola Bosi, il fiduciario e la referente del gruppo educazione della locale condotta di Slow Food e Monica Del Carlo di “Scuola ti voglio bene comune” hanno iniziato la consegna nelle scuole dei kit di semina del fagiolo rosso di Lucca, e delle targhe di partecipazione al progetto. Il tour ha toccato le primarie di Marlia, Massa Macinaia e Camigliano, dove ad attenderli c’erano i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli alunni.

“Un progetto di ampio respiro, che mette in rete il mondo scolastico, l’amministrazione comunale, l’associazionismo e i tanti volontari che mettono al servizio dei più giovani la loro esperienza – afferma l’assessore alle politiche educative, Lara Pizza -. Un modo di stare assieme che qui a Capannori ha trovato terreno fertile e che auspichiamo sia base di un modello per lo sviluppo del territorio e della comunità”.
— Una materia di studio fondamentale, quella della produzione del cibo, che grazie alla collaborazione con il Comune di Capannori, entra finalmente nelle scuole come materia didattica coinvolgendo le famiglie nel progetto educativo – aggiunge il fiduciaro della locale condotta Slow Food, Marino Lencioni – Un’esperienza importante anche per i nostri soci attivi che si sono resi disponibili alla realizzazione del progetto.

La coltivazione degli orti coinvolgerà non solo la scuola, ma anche le mamme e i papà, i nonni e le nonne, oltre ad agronomi ed esperti che daranno consigli su come produrre al meglio gli ortaggi. A questo scopo nel mese di marzo prenderà il via un ciclo di incontri con le famiglie.

Prima della fine dell’anno scolastico saranno poi attivati, grazie all’impegno di “Scuola ti voglio bene comune” dei laboratori sulla lavorazione del formaggio, della lana e sulla “grammatica dei sensi”; quest’ultima sarà incentrata sull’impastatura e sulla cucina del riciclo.

Il progetto “Orto in condotta” ha una durata complessiva di 3 anni e coinvolge 15 scuole. Per l’istituto comprensivo “Ilio Micheloni” di Lammari: scuola dell’infanzia e primaria di Marlia. Per l’istituto comprensivo di Camigliano: primarie di Gragnano, Segromigno in Monte e Camigliano. Per l’istituto comprensivo “Carlo Piaggia” di Capannori: scuole dell’infanzia di Colognora di Compito e Carraia, primarie di Capannori, Pieve San Paolo e Tassignano, secondaria di primo grado di Capannori. Per l’istituto comprensivo “Don Aldo Mei” di San Leonardo in Treponzio: scuole dell’infanzia di Badia di Cantignano e Castelvecchio di Compito e primarie di Massa Macinaia e Guamo.

FONTE: Associazione dei Comuni virtuosi