natura-virusA prescindere dalla nostra idea di quanto le cose siano vere o false, dovremmo comunque chiederci quanto è stupida la presunzione di poter pilotare e gestire la natura, secondo dei canoni che non sono naturali.

A prescindere se il Covid-19 sia un virus naturale o di laboratorio, bisogna ricordarsi sempre che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, il che vuol dire che in natura ci sono sempre delle conseguenze alle nostre azioni.

La legge della natura

Conseguenze che sono dettate dall’unica legge a cui non ci si può sottrarre, ossia la legge della natura che tende sempre ad agire nel modo più semplice, contrariamente alle tante leggi dei vari governi statali che poi non sanno neanche controllare in quanto gli sfuggono sempre di mano.

In tutte le cose della natura c’è uno scopo ed esiste qualcosa di meraviglioso anche in un virus, perché non c’è niente di inutile in natura, neppure le cose inutili o che sembrano tali ai nostri occhi.

Non esiste niente nell’universo che non abbia il suo posto. Eppure, abbiamo l’arroganza di pensare che noi siamo lo scopo, il sistema nervoso centrale e il cervello della natura e non uno dei tanti elementi della natura stessa.

Per tale motivo, l’uomo è riuscito ad andare contro la natura pensando di poterla controllare con le sue leggi, fino ad arrivare ad andare adesso anche contro la propria natura umana.

L’uomo deve rendersi conto che occupa nel creato uno spazio infinitamente piccolo e che nessuna delle sue invenzioni può competere con quello che è creato in natura, che sia un minerale, un insetto, un fiore o un’animale.

Stiamo cercando di fare una guerra mondiale contro la natura, ma è una guerra che alla lunga perderemo miseramente, anche perché siamo partiti a fare la guerra incendiando le nostre case, senza accorgercene.

Il virus

Esiste un virus, che abbiamo chiamato Covid-19 e che vogliamo debellare senza fargli fare il suo corso naturale, con l’aggravante di porre come rimedio delle leggi fatte da idioti, che vanno anch’esse contro la natura dell’uomo.

Forse in pochi hanno capito che la natura bisogna amarla e rispettarla, bisogna imparare a conviverci senza sentire la necessità di fare una stupida guerra contro noi stessi, contro il vivere la nostra vita, non solo biologica ma anche psichica.

Ci si dimentica a volte che per quanto asfaltiamo una strada, col tempo vedremo spuntare un fiore o un piccolo ciuffo di erba che crescono attraverso una fessura.

Questo ci dovrebbe far riflettere. Perché la più antica legge della natura è proprio la sua autodifesa.

La forza inarrestabile della Natura

La natura non ha nessuna fretta, ma alla fine tutto si realizza secondo le sue leggi. La natura ha una forza inarrestabile e senza limite: è capace di creare le cose più meravigliose, ma allo stesso tempo è capace di opporsi a qualsiasi cosa vada contro le sue regole. I virus fanno parte della natura.

Sono una creazione della natura e per questo, a parte le motivazioni che vanno al di là della tutela della salute dei popoli, non si può pensare di avere un atteggiamento che non sia di convivenza e non si può gestire il rapporto con la natura, affidandosi ai vaccini dandogli una procura con poteri illimitati sui nostri corpi.

L’interferenza dell’uomo

Si pensi solo alle previsioni disastrose dovute all’interferenza dell’uomo da qui al 2050, dove sono previsti 1.5 milioni di morti per diabete (prevalentemente per motivi di cattiva alimentazione), 8.2 milioni di morti per cancro (prevalentemente per inquinamenti di varia natura) e 10 milioni per malattie dovuti a batteri resistenti agli antibiotici, in base al rapportoReview on Antimicrobial Resistance” (dovuti all’abuso di antibiotici, sia come terapie che come uso in allevamenti di animali, che ha portato nel tempo alla comparsa di ceppi completamente insensibili ai farmaci).

Per quest’ultimo problema, il più devastante in previsione, l’unico rimedio conosciuto sono proprio dei virus che si trovano in natura, detti batteriofagi. Segno che non bisogna contrastare la natura ma seguirla e integrarsi nelle sue regole.

Creando sistemi di cura, più che di contrasto ad un virus che “deve” fare il suo corso, come ce ne sono stati da secoli e che continueranno ad esserci. Molto probabilmente, quando non creati in laboratorio, magari a supporto delle nostre vite, in quel disegno ancora a noi sconosciuto.

Bisogna ricordarsi che il miglior medico è la natura: guarisce i due terzi delle malattie senza che nessuno se ne accorga, senza fare talk-show, senza consulti e senza parlare male dei colleghi che la pensano diversamente.

Albert Einstein, che oltre ad essere un grande fisico, sicuramente era anche un grande uomo, disse:

“Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata.”

La natura ha già creato il sistema immunitario che segue meglio di chiunque altro, anche le varianti del Covid-19. La natura è armonia e in questa armonia rientra anche l’uomo, la sua natura, la sua libertà, la sua socialità, il suo diritto a respirare e a prendere il sole in una giornata di primavera.

“Il libro della natura”

Quindi, il primo libro di istruzioni da leggere e facile da comprendere, molto più dei Decreti Legge o i DPCM, è il libro della natura.

Quel libro che ci dà le risposte anche alle domande che ancora non sappiamo porre, che sa come trasformare l’erba in latte e che fa percepire ai nostri occhi solo una scala di colori all’interno di una gamma di frequenze, cosa che ci dovrebbe far capire che siamo dei mezzi ciechi, perché siamo capaci solo di vedere una ventina di colori, sui migliaia messi a disposizione dalla natura.

In natura niente è perfetto e tutto è perfetto, e ci sono infinite ragioni del suo evolvere che noi non conosciamo, che possiamo capire solo molto imperfettamente, avendo la certezza che mentre noi dormiamo, esistono miliardi di radici che in quel momento crescono e si muovono, lentamente ma incessantemente.

 


Fonte: articolo di Roberto Recordare