enti-locali-calcolo-periodi-pre-ruolo-tfsA far luce sul calcolo dei periodi pre ruolo ai fini del TFS per i Dipendenti degli Enti Locali è un’importante Sentenza della Cassazione.


Nel caso in esame a una ex dipendente comunale l’ente previdenziale non aveva riconosciuto 3 anni di servizio pre ruolo (dal 22.11.1971 al 1.9.1974) nel computo della misura del TFS a causa del mancato versamento dei contributi all’Inadel (ora Inps) da parte del Comune.

Scopriamo qual è stata le decisione dei giudici di Cassazione.

Enti Locali: calcolo dei periodi pre ruolo ai fini del TFS

L’art. 1 della legge n. 152/1968 stabilisce l’iscrizione obbligatoria ai fini del TFS al personale non di ruolo purché tale personale abbia almeno un anno di servizio continuativo e sia adibito a servizi di carattere permanente che comportino l’obbligo di iscrizione ai fini del trattamento di quiescenza.

In base a tale norma era fuori dubbio che l’ente comunale era tenuto al versamento dei relativi contributi previdenziali.

Questo perché secondo la Cassazione anche il TFS deve essere assistito dal principio dell’automatismo delle prestazioni.

Il principio ha carattere generale e riguarda tutti i sistemi di previdenza ed assistenza di natura obbligatoria, tra cui anche l’ordinamento Inadel, salvo espresse deroghe stabilite dal legislatore.

La Corte afferma, in sintesi, il principio secondo il quale:

pur se vi sia stata prescrizione del diritto dell’ente alla percezione della contribuzione, il fondamento solidaristico sotteso all’art. 2116 c.c. fa sì che, allorquando, come nel lavoro dipendente, la contribuzione stessa doveva essere versata dal datore di lavoro anche per la quota a carico del lavoratore, l’inadempimento non possa comportare pregiudizio per il lavoratore, se la legge non lo preveda“.

Tutto questo comporta l’esistenza del diritto del lavoratore subordinato al computo:

  • anche dei periodi fuori ruolo muniti delle caratteristiche di cui alla norma stessa
  • e per i quali il datore non abbia adempiuto all’obbligo di versamento della contribuzione. 

La Cassazione non consente di ritenere corretto l’operato della Corte territoriale la quale, pur sostenendo la natura subordinata del rapporto, ha escluso il diritto solo per la carenza di contribuzione e per l’asserita prescrizione della medesima.

Il testo della Sentenza

A questo link il testo completo della Sentenza.

Ulteriori approfondimenti

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Fonte: articolo di Simone Bellitto