I Comuni avranno più tempo per fare le loro osservazioni sulla mappa delle aree utilizzabili per i depositi delle scorie nucleari.
Questo è quanto deciso dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.
Si intende per aree potenzialmente idonee le aree, anche vaste, che presentano caratteristiche favorevoli alla individuazione di siti in grado di risultare idonei alla localizzazione del deposito, attraverso successive indagini di dettaglio e sulla base degli esiti di analisi di sicurezza condotte tenendo conto delle caratteristiche progettuali della struttura del deposito
Più tempo ai Comuni per le osservazioni sui depositi scorie nucleari
Le commissioni, infatti, hanno approvato un emendamento a firma Fornaro che dà 180 giorni, anziché 60, per la consultazione avviata dopo la pubblicazione della carta Cnapi, la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito nazionale e parco tecnologico.
La decisione risponde alla richiesta espressa dall’Anci che insieme all’Upi aveva chiesto un intervento per dare ai Comuni più tempo per esprimere il proprio parere.
“L’Anci – si leggeva nella lettera – ha ritenuto di avviare da subito un coordinamento dei Comuni i cui territori risultano potenzialmente idonei ad ospitare l’impianto, così da disporre già in questa prima fase di una forma di raccordo per raccogliere le osservazioni da presentare nell’ambito della procedura di consultazione avviata”.
Sempre nella lettera, Comuni e Province avevano fatto richiesta di un tavolo dedicato di confronto in sede di Conferenza Unificata, “dove discutere ed entrare nel merito delle osservazioni riscontrate, approfondendo la metodologia e l’applicazione dei criteri utilizzati”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it