La Cassazione alla fine ha deciso che l’imputato non deve essere punito: scopriamone il motivo.
Il fatto è accaduto a Crotone: un uomo ha preferito l’evasione dagli arresti domiciliari pur di evitare la moglie, con la Cassazione che gli ha pure dato ragione.
Ecco i dettagli della curiosa vicenda.
Infrange arresti domiciliari per evitare la moglie: la Cassazione lo assolve
In pratica l’uomo in questione, agli arresti domiciliari a Crotone insieme alla consorte, è uscito di casa infrangendo la legge.
Ma la meta non era una fuga in qualche remota località per poi sparire.
Infatti l’uomo, subito dopo aver infranto gli arresti domiciliari, si è recato immediatamente nella caserma dei carabinieri più vicina alla sua abitazione.
“Preferisco andare in carcere piuttosto che stare a casa con mia moglie”
ha detto il detenuto, dopo l’ ennesimo litigio.
Un fatto che avrebbe aggravato la sua pena, aggiungendo alla condanna preesistente quella per evasione.
Tuttavia la Cassazione ha ribaltato la sentenza, annullandola per assenza di reato.
La Corte di Cassazione, infatti, con la sentenza n. 36518-2020 ha annullato senza rinvio la decisione impugnata perché la condotta dell’imputato non è punibile a causa della tenuità del fatto.
In riferimento al caso particolare in cui l’imputato si allontani dal domicilio per andare in Caserma e fare presente di voler rientrare in carcere, adducendo l’insostenibilità della convivenza con i propri familiari, la Cassazione dichiara di aderire all’orientamento secondo il quale:
“il dolo del reato di evasione per abbandono del luogo degli arresti domiciliari è generico, essendo necessaria e sufficiente – in assenza di autorizzazione – la volontà di allontanamento nella consapevolezza del provvedimento restrittivo a proprio carico, non rivestendo alcuna importanza lo scopo che l’agente si propone con la sua azione.”
Il testo della Sentenza
A questo link il testo completo della Sentenza.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it