Spettacolo dal vivo: dal MIBACT arrivano altri fondi, 15,9 milioni di euro, per attori, cantanti, musicisti, danzatori e maestranze.
L’annuncio è arrivato direttamente da Dario Franceschini, titolare del dicastero.
“Ho firmato un decreto che eleva di ulteriori 15,9 milioni di euro i fondi per i ristori di attori, cantanti, danzatori, musicisti, coristi, artisti circensi e maestranze scritturati da teatri, orchestre, fondazioni lirico sinfoniche e spettacolo viaggiante per lo svolgimento di spettacoli non andati in scena tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020. Un provvedimento che dà risposte alle tante domande ricevute dalla direzione spettacolo dal Mibact e che rafforza le misure già approvate a novembre che da 20 milioni di euro arrivano così a circa 36 milioni di euro per queste categorie”.
A riportare la novità è la Federazione Italiana degli Artisti (Feditart) sul proprio canale Social Facebook:
Dal MIBACT nuovi fondi per attori, cantanti, musicisti, danzatori e maestranze
Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, infatti, ha firmato il nuovo decreto che destina:
- ulteriori 7,1 milioni di euro per il sostegno degli scritturati per spettacoli di musica, danza e circo
- e ulteriori 8,8 milioni di euro per il sostegno degli scritturati per spettacoli teatrali.
Il decreto è stato trasmesso agli Organi di controllo e sarà disponibile sul sito beniculturali.it al momento della registrazione.
Nuovi fondi anche per il FUS
Inoltre il Ministro ha annunciato di avere stanziato 50 milioni di euro in più per il Fondo unico dello spettacolo e nuovi criteri di attribuzione delle risorse per ampliare il numero dei beneficiari, estendere i contributi a settori finora mai raggiunti e proseguire e rafforzare le azioni di tutela e protezione dei lavoratori.
Il FUS ora è dunque ampliato a nuovi generi e settori, dal jazz ai live club, dalla musica contemporanea a quella d’autore.
Il provvedimento attua la previsione del decreto Rilancio per sostenere il settore dello spettacolo dal vivo nel 2020 e 2021 e prevede in particolare che anche nel 2021 sia confermato lo stesso contributo del 2019 agli organismi finanziati dal FUS nel triennio 2018-2020, erogato con un’anticipazione fino al 65% dell’importo e vincolato, tra l’altro, alla messa in atto di misure di tutela occupazionale nei confronti di tutti i lavoratori, sia dipendenti che non.
É prevista anche una soglia di tolleranza sul rispetto dei requisiti di attività, tenuto conto della situazione di emergenza legata alla pandemia.
Il decreto prevede, inoltre, le finalità a cui destinare i 50 milioni di euro aggiuntivi destinati al FUS dalla legge di bilancio 2021, comprendendo:
- la realizzazione di strumenti di sostegno integrativo agli organismi dello spettacolo per la ripresa delle attività e per assicurare la tutela occupazionale, anche mediante la corresponsione dei compensi previsti per i lavoratori in caso di nuove interruzioni o cancellazioni (c.d. fondo di garanzia);
- un incremento del contributo ordinario legato anche alla produzione in streaming, a condizione che sia assicurata la tutela dei diritti dei lavoratori, inclusi quelli connessi e di immagini;
- il riconoscimento di contributi a favore di nuove istanze per allargare la platea dei beneficiari del FUS, con un’apertura a nuovi settori come la musica contemporanea e d’autore, il jazz e i live club.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it