imposta-di-soggiorno-decreto-pernottamentiEcco i dettagli relativi al Decreto del MEF sull’imposta di soggiorno, che stabilisce criteri e modalità per la fornitura dei dati sui pernottamenti.


Con il Decreto 11 novembre 2020 il Mef ha individuato, ai fini dell’Imposta di soggiorno, i criteri, i termini e le modalità per la trasmissione,dei dati risultati dalle comunicazioni dei gestori di strutture ricettive e dei proprietari o gestori di case e appartamenti relativamente ai pernottamenti nelle strutture.

Maggiori informazioni sulla tassa di soggiorno sono disponibili in questo approfondimento.

Imposta di Soggiorno: il Decreto per la fornitura dei dati sui pernottamenti

I dati sono resi disponibili dal Viminale in forma anonima e aggregata per struttura all’Agenzia delle Entrate, che li mette a disposizione dei Comuni che hanno istituito l’Imposta di soggiorno, o il Contributo di soggiorno (previsto per Roma Capitale).

L’Agenzia delle Entrate utilizza i dati, unitamente a quelli trasmessi dai soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ai fini dell’analisi del rischio relativamente alla correttezza degli adempimenti fiscali. I Comuni utilizzeranno i dati ricevuti ai fini di monitoraggio e per lo svolgimento dell’attività di accertamento.

Inoltre la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate, da parte del Ministero dell’Interno, avverrà tramite l’Ufficio “Analisi & Sviluppo – C.e.n. Centro elettronico nazionale Polizia di Stato”, tramite le specifiche tecniche riportate all’Allegato A al Decreto in commento.

Il Ministero dell’economia e delle finanze rende disponibile all’Agenzia delle entrate, entro il 31 gennaio di ogni anno, l’elenco dei Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno e il contributo, elaborato sulla base degli atti pubblicati sul sito internet www.finanze.gov.it entro il 31 dicembre dell’anno precedente unitamente alle informazioni in merito alla data di pubblicazione sul sito internet www.finanze.gov.it e di conseguente acquisizione di efficacia dell’atto.

Entrata in vigore

Occorre anche dire che le disposizioni contenute nel presente Decreto entreranno in vigore a partire dal 2 marzo 2021. Inoltre, i dati relativi al 2020 sono inviati dal Viminale all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio 2021.

Quest’ultima, entro il 30 giugno 2021, li rende disponibili ai Comuni che hanno istituito l’Imposta di soggiorno.

Il testo del Decreto

A questo link potete consultare il testo completo del Decreto.

Qui invece potete consultare l’allegato A del Decreto.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it