comunicazione-domicilio-digitale-scadenzaManca oramai davvero poco per mettersi in regola con l’adempimento che prevede l’obbligo di comunicazione del domicilio digitale: scadenza imminente.


L’articolo 37 del decreto legge del 16 luglio 2020 n. 76 (cosiddetto decreto semplificazioni) è intervenuto sulla disciplina del codice dell’amministrazione digitale rafforzando l’obbligo per imprese e professionisti di comunicare il proprio domicilio digitale.

E adesso manca davvero poco: quasi scaduto il termine per adempiere a questo imperativo.

Comunicazione del Domicilio Digitale: scadenza imminente

Infatti scade il prossimo 1° ottobre 2020 l’obbligo per imprese e professionisti di comunicare il proprio domicilio digitale, pena l’irrogazione di sanzioni.

Un domicilio digitale è tipicamente una casella PEC (posta elettronica certificata) che individua un “luogo virtuale” dove possono essere mandate comunicazioni all’entità giuridica, sia essa PA o professionista o azienda.

Ha tutte le caratteristiche del domicilio fisico. Solo che invece di chiamarsi “Via Roma 27” si chiama ad esempio “nome.cognome@gestorepec.it”.

La scadenza del 1° Ottobre si riferisce solo chi non si è ancora adeguato deve fare la comunicazione.

Cosa fare?

Le Imprese devono:

  1. verificare il corretto funzionamento del proprio domicilio digitale (ex PEC);
  2. controllare la corretta iscrizione del domicilio digitale al Registro delle imprese;
  3. in mancanza di un domicilio digitale attivo richiederlo a un gestore autorizzato. E comunicarlo al Registro delle imprese tramite la procedura semplificata e gratuita “Pratica Semplice – iscrizione PEC” disponibile online all’indirizzo https://ipec-registroimprese.infocamere.it/ipec/do/Welcome.action.

La comunicazione della PEC dei Professionisti, invece, va effettuata ai propri Ordini e Collegi ed è da tempo un obbligo di legge, finalizzato alla trasmissione al registro INI-PEC.

Pertanto i professionisti che non hanno comunicato il proprio domicilio digitale al proprio ordine sono soggetti a diffida ad adempiere, entro 30 giorni, da parte dell’ordine o collegio di appartenenza.

Con il Decreto Semplificazioni adesso il domicilio digitale/PEC diventa prerequisito necessario per svolgere l’attività di impresa ed essere regolarmente iscritti nel Registro delle imprese delle Camere di commercio.

Per questo si prevede una sanzione amministrativa per le società e per le imprese individuali che non ottemperano. Che fa venir meno il precedente sistema che prevedeva, in caso di mancata comunicazione della Pec al RI, la sola “sospensione” delle pratiche al Registro imprese.

Gli importi delle sanzioni per ciascuno soggetto obbligato possono variare da:

  • un minimo di 206 a un massimo di 2.064 euro per le società (412 euro se pagate in forma ridotta entro 90 giorni);
  • da un minimo di 30 euro a un massimo di 1.548 euro per le imprese individuali (60 euro se pagate in forma ridotta entro 90 giorni).

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it